Olimpiadi invernali 2018, Norvegia d'oro nel salto di squadra. Italia fuori dalle 10

Ennesimo oro per la Norvegia: Johansson e Tande strepitosi, battono la Germania di Wellinger

Johansson alla terza medaglia in questa Olimpiade

Johansson alla terza medaglia in questa Olimpiade

Pyeongchang, 19 febbraio 2018 - Le Olimpiadi invernali 2018 sono i Giochi della Norvegia: dominio impressionante della nazionale scandinava che continua a prendere medaglie pesanti Oggi, con tre medaglie in palio in tutta la giornata olimpica, i 'Norge' hanno conquistato due ori: il primo con Lorentsen nei 500 m di speed skating, il secondo nella prova a squadre di salto con gli sci.

Olimpiadi invernali 2018 in tv, calendario e programma 21 febbraio (Eurosport e Rai)

Una gara eccezionale, condita dai salti di due fuoriclasse, Tande e Johansson. Otto salti di altissimo spessore che hanno messo in fila tutte le altre nazioni come da pronostico. Tande ha fatto la differenza nel secondo salto, regalando così a Johansson la possibilità di chiudere il primo posto senza particolari sforzi nel salto che ha concluso la gara. Niente da fare per le altre inseguitrici, in particolare Germania e Polonia che sembravano essere le uniche in grado di insidiare la superiorità norvegese.

La squadra di Wellinger ha trovato il secondo posto grazie a un sorpasso nell'ultimo salto: con la distanza minima tra le due squadre è stato decisivo lo stile di Wellinger, già oro in singolo dal trampolino corto, nei confronti di Stoch, oro nel trampolino lungo ma non perfetto nella sua ultima esecuzione. In ogni caso si tratta di un risultato storico per la Polonia, nonostante si potesse ottenere oggettivamente di più del bronzo vista la caratura dei migliori due saltisti che sono Hula e Stoch: si tratta infatti della prima storica medaglia a squadre nel salto per questa nazione.

Più dietro Austria, Slovenia e Giappone, altre nazioni di altissimo livello ma non competitive con le prime tre. Per l'Italia, che ambiva a un posto nelle prime dieci, arriva un undicesimo posto, complice anche lo stato di salute di Bresadola che dopo la caduta dell'altro gioro rischiava persino di non presentarsi alla stanga di partenza.