Giovedì 25 Aprile 2024

Quartararo, un anno dopo è tutto in salita

Al Simoncelli Circuit il francese divenne campione del mondo, adesso deve difendere il primato: "Conta partire bene, per il podio"

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di Marco Galvani

La cavalleria della M1 è quella che è. E qui, davanti a una Ducati imperiale, la scarsa dote di potenza diventa un problema a cui nemmeno uno come Fabio Quartararo, capace di guidare sopra i problemi della Yamaha, riesce a mettere una pezza. Nemmeno se dovesse piovere. Eppure Fabio è un pilota anche fortunato.

Perché la punizione inflitta a Pecco Bagnaia e la retrocessione di 3 posizioni sulla griglia è un assist che il francese campione del mondo non può lasciarsi sfuggire. Pecco è quinto, Fabio ha chiuso con l’ottavo tempo le qualifiche in Riviera. Circuito mai troppo generoso di risultati verso il pilota di Nizza, ma proprio qui l’anno scorso ha scartato il regalo più bello: era il 24 ottobre, Gran premio dell’Emilia Romagna, la doppia di Misano, Fabio chiude 4°, ma conquista il suo primo titolo mondiale in MotoGp. Una festa da capogiro.

E oggi torna sulla stessa pista da campione. Resta lui il pilota da battere. Si presenta in vetta alla classifica dopo 13 gp gestiti con l’intelligenza di chi si sa anche accontentare quando non si può vincere. Anche in qualifica ieri si è fatto andar bene l’8° tempo, del resto "non potendo passare sui cordoli e sfruttare tutta la pista non riesco a essere veloce in percorrenza, che invece è il punto forte della Yamaha".

Non è soddisfatto del sabato romagnolo. Perché "partendo indietro non sarà facile. Soprattutto perché davanti c’è Bagnaia". La prospettiva di una rimonta "la vedo complicata perché qui ci sono tante accelerazioni, per superare dovrò rischiare molto".

L’unica speranza sta nella partenza: "Se scatto bene e riesco a recuperare diverse posizioni allora posso giocarmela almeno per il podio, in fondo il passo non è male". Certo è che è stata una giornata di sofferenza: "Abbiamo un gap di potenza da colmare sempre". Non vuole mettere in croce il box. La sua è una constatazione amichevole. "Lo sanno tutti qual è il nostro problema".

Però un campione del mondo e comunque in generale qualsiasi pilota, "quando lotti per la pole position ti diverti molto di più di quando, invece, ti ritrovi a contenderti la terza fila se non peggio". Ieri "eravamo lontanissimi dagli altri sul giro secco. Speriamo che nei prossimi test riusciremo a fare dei passi in avanti, magari tirar fuori qualche cavallo in più". In ogni caso "devo solo riuscire a sfruttare al meglio la penalità a Pecco".

E poi… "al di là della partenza, l’unica strategia possibile in questo momento è fare un buon primo giro e poi giocare molto nelle prime quattro curve, perché è lì che penso di poter sorpassare". Dal box, anche se "non possiamo essere contenti", arriva comunque un’iniezione di ottimismo: "Le qualifiche non sono andate come ci aspettavamo – ammette il team manager Massimo Meregalli -, ma crediamo di avere i margini per fare una bella gara".