Venerdì 19 Aprile 2024

Misano è sempre casa Vale, nel nome del Sic

Il circuito intitolato a Simoncelli è stato il regno della tribù di Rossi: quest’anno compie 50 anni e si prepara a una stagione da record

di Marco Galvani

Misano non è un circuito qualunque. ‘Sdraiato’ sulla pianura romagnola, terra di piloti e mutor, è l’autodromo di Marco Simoncelli. Il primo grande circuito dove il Sic ha girato. E a lui, al numero 58, da 10 anni è dedicato. Ma è pure l’autodromo di Valentino. Lo rimane anche se Rossi ha chiuso col Motomondiale. Almeno da pilota. Perché comunque ci tornerà da manager con il suo Mooney VR46 Racing Team sia in MotoGp sia in Moto2 e anche al volante di un’Audi R8 per la tappa adriatica del GT World Challenge.

E comunque il suo Ranch a Tavullia dista 13 chilometri e una manciata di metri in più dalla pista intitolata all’amico Sic. Un legame che va oltre le gare. Misano è il centro di gravità permanente di una passione che riempie prati e tribune lungo tutti i 4.226 metri del nastro d’asfalto. Un circuito storico. Che quest’anno taglia il traguardo dei 50 anni. Mezzo secolo di sfide, successi, drammi (nel 1993 Wayne Rainey rimase paralizzato dopo una caduta al ‘curvone Misano’), abbandoni e ritorni (dopo aver invertito il senso di percorrenza).

Da Santamonica a Misano World Circuit Marco Simoncelli nel 2012, diventando uno dei circuiti mediamente impegnativi nel calendario del Mondiale. Anche da un punto di vista fisico per i piloti che, dalla partenza alla bandiera a scacchi, esercitano un carico complessivo sulla leva del freno di 12 quintali, il valore più alto dell’intera stagione secondo i dati Brembo. Quasi tutto concentrato in tre curve, le uniche tre della pista in cui la decelerazione supera i 100 chilometri orari e la frenata i 3 secondi: staccate che si trovano tutte prima del secondo intermedio – l’ingresso alla Variante del Parco, quello alla Rio e la curva della Quercia prima di buttarsi verso il Tramonto -, mentre nella seconda metà del tracciato la decelerazione massima è di 93 chilometri orari, alla 9, e l’impiego massimo dei freni all’ultima curva dura 2,7 secondi.

Oggi quel circuito inaugurato nell’agosto del 1972 si rimette in pista dopo due stagioni difficili. Con alle spalle "decenni in cui si è formato un grande patrimonio sportivo, culturale ed economico", lo spirito industriale di Luca Colaiacovo, presidente della Santa Monica spa. I lavori, la missione del Misano Green Circuit per appuntare le 3 stelle Fia e 20 weekend internazionali, dall’Emilia Romagna Round del Mondiale Superbike al Gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini del Motomondiale, dal ritorno del World Ducati Week al GT World Challenge, dal Campionato italiano velocità all’Italian Bike Festival.