Giovedì 25 Aprile 2024

Martin e Bastianini, è una Ducati da impazzire

Pramac in pole, team Gresini secondo con l’italiano che sorprende tutti: "Questa è tutta per Fausto". Miller quarto completa la festa

di Riccardo Galli

Tre Ducati nelle prime quattro posizioni. Bella storia quella che accende il Mondiale, anche se in quel tris di Desmo (intervallate solo da Marquez il terribile) non c’è Pecco Bagnaia.

Ma la bella storia c’è, eccome. Sopratutto perché a prendersi la pole è stato il giovane Jorge Martin gioiellino della Ducati targata Pramac (che già era stato micidiale nella seconda parte del 2021), bravo a firmare un tempo da brividi davanti alla supersorpresa della giornata delle qualifiche del Gp del Qatar: Enea Bastianini (nella foto). Anche lui in sella a una Desmo, quella sbarcata in MotoGp con il Team Gresini. Risultato magico quello del ’Bestia’, magico perché non è stato facile tenersi dietro quel Marquez incattivito, e nemmeno tenere a bada la prima Ducati ufficiale, portata da Miller finita in quarta piazza e costretta così a scattare dalla seconda fila.

Il discorso, insomma, è questo: Ducati ha le carte in regola per iniziare il 2022 proprio da dove aveva finito il 2021, con la tripletta sul podio di Valencia, anche se resta obiettivamente difficile immaginare come potranno essere rimescolate le carte in gara. Martin e Bastianini hanno dimostrato di sfruttare al meglio le caratteristiche della pista di Losail e il pilota Pramac sembra avere anche un passo gara sufficiente per gestire e gestirsi nel Gp. Bastianini, formidabile nel giro secco, potrebbe essere più prudente in gara ma... "Ma ci divertiremo un sacco – sentenzia –. Prevedo una corsa divertente e bella e poi...".

Poi ecco la dedica che rende ancora più speciale il sabato in prima fila di Enea. "Dedico il mio risultato al boss, se siamo qui, se in questa giornata ho fatto qualcosa di bello e importante lo devo a lui...". E il boss è Fausto Gresini.

Martin più Bastianini, dunque. Inizia con loro, la meglio gioventù col marchio Ducati, il Mondiale 2022. La grinta del ragazzo Pramac e la ’cattiveria’ della ’Bestia’ che ha scelto il Team Gresini per correre il più in fretta nella direzione dei suoi sogni.

Martin più Bastianini anche e sopratutto per sottolineare in qualche modo che la Ducati non è solo e soltanto Pecco Bagnaia che nel primo week end della stagione ha regalato solo un guizzo (nelle libere del mattino), ma poi si è trovato imbottigliato in un pacchetto di piloti che non ti regalano niente e che se sanno che sei il favorito spingono ancora di più per mandarti all’inferno. Certo, visto anche il gran lavoro dell’altra Desmo ufficiale, quella di Miller, è facile immaginare che Pecco oggi si riporterà lassù, fra i migliori, fra i più veloci, fra quelle Ducati che puntano a colorare di rosso tutto il podio del Qatar.

L’altra Italia, quella non legata alla Desmo ha vissuto un sabato in chiaroscuro. Fra le note positive c’è senza dubbio la concretezza dell’Aprilia di Aleix Espargaro (quinto) e a ridosso delle prestazioni di Ducati e Honda. L’obiettivo – nemmeno tanto nascosto – della nuova Aprilia potrebbe essere un podio subito, alla prima tappa della stagione , quasi a voler mettere in chiaro un concetto. Questo: nella corsa al titolo possiamo recitare un ruolo importante anche noi.

Molto più in affanno invece, Franco Morbidelli che non è riuscito a spingersi oltre la posizione numero 12 con una Yamaha che sembra piuttosto indietro rispetto alle avversarie (anche Quartararo ha chiuso soltanto decimo), mentre Dovizioso ha sofferto (anche lui con la sua Yamaha, quella del team, WithU) e il suo sabato si è fermato sul tempo numero 20. E oggi sarà dura, molto dura, fare di meglio.