Romagnoli a testa alta Calabria è il suo erede

Il difensore, classe 95, ha vissuto una stagione difficile per vari infortuni . Resta però un esempio di professionalità. Potrebbe partire, piace alla Lazio

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di Ilaria Checchi

Sette anni in rossonero sono un’eredità importante ma Alessio Romagnoli ha sempre dato il massimo onorando dal 2018 la fascia di capitano e diventando il secondo più giovane nella storia del Milan a indossarla dopo Franco Baresi. La stagione appena conclusa non è stata felice per il classe ’95 di Nettuno che, falcidiato dagli infortuni, non ha potuto contribuire alla vittoria dello scudetto come avrebbe voluto: il suo futuro non è ancora scritto ma, nonostante le sirene capitoline che lo vorrebbero vestire la maglia della Lazio nella prossima stagione, è possibile che Alessio decida di restare sotto la Madonnina, conscio che le gerarchie in squadra sono cambiate negli ultimi mesi.

A presidiare la zona centrale della difesa, infatti, ci ha pensato la coppia d’oro formata da Kalulu e Tomori, un inedito duo che si è trovato obbligatoriamente a dover alzare il muro dopo il grave infortunio accorso a Simon Kjaeer e ai frequenti forfait del capitano: con il francese che da terzino destro si è adattato alla grande in mezzo alla retroguardia, per Romagnoli lo spazio è andato via via riducendosi e il possibile addio del numero 13 (scelto in onore del suo idolo Alessandro Nesta) sarebbe ad oggi comprensibile.

Approdato a Milanello l’11 agosto 2015, ha esordito in campionato nella sconfitta esterna per 2-0 contro la Fiorentina: il capitano ha vissuto i periodi più complicati nella storia del Diavolo arrivando a festeggiare un Tricolore che, anche se non vissuto in prima persona, porta comunque la sua firma per quanto dimostrato in stagione. L’erede del difensore, in caso di partenza, è però già scritto: Davide Calabria è ormai diventato un punto fermo di questo Milan e, grazie al lavoro fatto con il tecnico emiliano, si è imposto stabilmente fra i titolari, battendo in maniera netta la concorrenza per il ruolo di esterno basso a destra. Come tanti suoi compagni, il terzino classe ‘96 è cresciuto esponenzialmente nell’ultimo anno: nei primi mesi della gestione Pioli si alternava con Andrea Conti ma le cose sono decisamente cambiate dopo il lockdown del 2020. Oltre che in termini di rendimento in campo, Calabria è migliorato anche a livello di personalità, diventando un leader nello spogliatoio: dopo essere cresciuto nel vivaio rossonero, dunque, Davide si appresta a iniziare la sua nona stagione in prima squadra con la possibile fascia di capitano indosso e un tricolore cucito sulla maglia. Il rinnovo di contratto fino al 2025 è stato un ulteriore atto di stima.