Martedì 23 Aprile 2024

Mancini insiste, una rivoluzione tira l’altra

Contro l’Ungheria il ct farà ancora cambi richiamando Locatelli e Barella, e dando spazio ai giovani: "Lasciateli tranquilli"

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di Paolo Franci

La rivoluzione è iniziata. E pure piuttusto bene, ha detto il match con la Germania. I giovani ci sono, possono fare cose dense a patto di farli crescere innaffiandone il talento senza esagerare. Così come predica il ct per Gnonto che, però, stasera dovrebbe partire dall’inizio. Questo non vuol dire che tutti gli altri siano da buttare, anche se poi le rivoluzioni, dice la storia, disseminano il percorso di vittime illustri.

Ora però, c’è da affrontare una squadra che è anche un po’ una rimpatriata, perché il ct dell’Ungheria, Marco Rossi, è un caro, vecchio amico del ct, con il quale ha giocato nella Samp: "L’Ungheria ha battuto l’Inghilterra anche con merito, ha pareggiato con Francia e Germania all’Europeo. Marco – ha detto il ct azzurro – sta facendo un lavoro straordinario, è stato mio compagno di squadra, è un ragazzo perbene e un bravissimo allenatore, grazie a lui l’Ungheria è migliorata tantissimo".

Dunque meglio non fidarsi, perché le ultime volte che abbiamo guardato gli avversari dall’alto in basso, è finita come sappiamo sia contro la Bulgaria nelle qualificazioni mondiali, per non parlare della Svizzera e della Macedonia. Dunque, non si fanno sconti, anche se c’è da fare i conti con la stanchezza di una stagione lunga e faticosa, gli acciacchi e gli infortuni come quello di Donnarumma alla mano contro la Germania. Gigio non ci pensa proprio a non esserci, anche se Meret è pronto. L’impressione è che il ’parigino’ ci sarà, anche perché vuole giocare a tutti i costi, così come ha confermato il Mancio: "Gigio è il miglior portiere d’Europa. Il portiere soffre un po’ di più rispetto agli altri quando si alterna. Ha questo piccolo problema, ma se lui se la sente e vuol giocare, giocherà". Impressione? Gigio ci sarà. L’idea che possa essere la notte di Gnonto dopo la sfacciata meraviglia in quella mezz’oretta contro la Germania, trova conferma nelle tentazioni del ct. Il ragazzo lo ha convinto, anche se Mancini chiede più pazienza e meno titoloni dei giornali. Ma, diamine, se fai esordire in Nazionale un ragazzino sconosciuto ai più e quello ti cambia la partita il minimo che possa succedere sono le mille luci della stampa.

Mancini ci prova: "Ha 18 anni. Deve crescere tranquillamente. Per l’età che ha, sa giocare a calcio come pochi ed è molto veloce". Eccola qui la chiave, la velocità e la sfrontatezza nell’uno contro uno. Cioè, una specie di Chiesa, fatte le debite proporzioni. Gnonto dovrebbe esserci dal primo minuto, con Scamacca al centro dell’attacco e Raspadori sull’altra fascia. Mancini vuole mettere minuti nella testa e nelle gambe in particolare di Scamacca, l’uomo che può risolvere definitivamente il problema del centravanti. Poi, chance a ’Raspa’ anche per risparmiare Pellegrini in vista degli inglesi (ammonito con la Germania e un solo cartellino giallo in Nations fa scattare la diffida). Diffidati sono anche Bastoni e Tonali e il ct risparmia il milanista dando spazio a Locatelli, con Barella e Cristante che, secondo Mancini. "ha solo Esposito come alternativa". In difesa, il romanista Mancini con Bastoni per disegnare la coppia del futuro e soprattutto il ritorno di Spinazzola, con Di Lorenzo sulla fascia opposta. Una bella girandola, ma è il ct ad annunciarla: "Un po’ di cambi ci saranno sicuro".

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Spinazzola; Barella, Cristante, Locatelli; Gnonto, Scamacca, Raspadori. Ct: Mancini.

UNGHERIA (5-4-1): Gulacsi; Nego, Lang, Orban, At. Szalai, Z. Nagy; Schafer, Szoboszlai, A. Nagy, Sallai; Ad. Szalai. Ct: Rossi.