LAZIO CHE SFIDA

L’All-in di Sarri-Lotito per replicare alla Roma

La Lazio di Sarri. Dove quel ’di’ sta a significare la firma del tecnico nelle scelte di mercato. Paradossalmente e dai tempi di Napoli, Sarri non aveva più avuto questa incidenza nelle cose di mercato. Non gli era successo al Chelsea e tantomeno alla Juve. Nei grandi club è così a meno che tu non sia Guardiola o Klopp: si lavora con quel che si ha, considerando che quel che si ha è un ben di Dio.

L’obiettivo è provare a costruire una squadra che, passando per il ’Sarriball’ possa limare decisamente le differenze tecniche e di rose con gli squadroni più accreditati. D’altra parte il ragionamento è corretto ed è vero che la Roma, ad esempio, si è rinforzata notevolmente - anche se Lotito ha bollato la scoppiettante campagna acquisti dei dirimpettai e la presentazione pirotecnica di Dybala con un acido: "Io non vendo sogni ma solide realtà".

Identità, voglia di emergere o riemergere, con una buona radice italiana. La Lazio ha operato sul mercato come mai prima ascoltando la voce del suo tecnico. E così sono arrivati due giocatori esperti anche sul piano internazionale come Romagnoli e Vecino, che aggiungono entusiasmo, motivazione, candidandosi quali punto di riferimento nello spogliatoio. Casale e Cancellieri rappresentano invece le grandi speranze italiane, con un cambio di direzione netto rispetto alla tradizionale caccia allo straniero tanto in voga a Formello. A spingere per una nuova italianizzazione della Lazio, proprio Maurizio Sarri, convinto che il futuro debba passare per i nostri giovani, scelta che certo farà felice il ct azzurro Mancini. La Lazio ha presentato nei giorni scorso con Marcos Antonio, Mario Gila e Luis Maximiano. Tre rinforzi non di grande clamore ma fortemente voluti da Sarri per l’architettura calcistica che ha in mente. Il regista brasiliano arriva dallo Shakhtar Donetsk, dove ha mostrato qualità eccellenti. Giocherà al posto di Lucas Leiva, pur avendo altre caratteristiche tecnico-tattiche. Sarri si è convinto dopo averne parlato con De Zerbi che lo ha allenato a Donetsk. Marcos Antonio è più un profilo alla Jorginho, cioè un giocatore che può interpretare il calcio veloce e verticale di Sarri e sul quale il ds Tare non ha dubbi: "Ha i requisiti giusti, come ha confermato De Zerbi. Sono convintoche possa diventare un punto fermo nel futuro della Lazio". Mario Gila è il ragazzo di prospettiva targato Real Madrid. La Lazio lo ha seguito a lungo, lo ha studiato e ne ha parlato con Sarri. E’ alla prima esperienza ’vera’ dopo essersi messo in mostra con il Castilla e qualche comparsata con i Blancos. Dalla scuderia di Jorge Mendes,è arrivato Luis Maximiano, portiere seguito da tempo e nelle prime posizioni delle classifiche di rendimento della Liga. Lotito ha pagato la clausola rescissoria di 10 milioni al Granada. L’incognita? La ricostruzione della difesa dopo l’addio di Reina e Luis Felipe e la rottura con Acerbi.