Venerdì 19 Aprile 2024

Così Maignan ha fatto dimenticare Gigio

Il francese arrivò in punta di piedi la scorsa estate dopo l’addio di Donnarumma, ma ha conquistato tutti con il talento e il carattere

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di Ilaria Checchi

Uno dei capitani “in pectore“ dell’incredibile cavalcata verso lo scudetto numero 19 della storia rossonera è senza dubbio Mike Maignan: il francese, arrivato in sordina dal Lille campione di Ligue 1 la scorsa estate per una cifra intorno ai 16 milioni di euro, nel giro di pochi mesi è stato in grado di cancellare l’amarezza per l’addio di Donnarumma e di conquistare l’intero ecosistema milanista a suon di parate, personalità e stoffa da vendere, triplicando il valore di mercato.

La partenza verso il PSG del numero 99 (dopo lunga ed estenuante trattativa per un rinnovo mai giunto) aveva scatenato i tifosi milanisti, preoccupati di perdere il portiere della Nazionale, capace di condurre la barca in porto nella scorsa stagione, ma sono bastate le partite tra agosto e settembre per far cambiare idea: la difesa impenetrabile di Pioli è stata costruita proprio partendo dai pali, sorvegliati con carattere e qualità dal classe ’95, eroe nel girone di ritorno (record di 6 giornate consecutive di imbattibilità).

Allenato da Dida, Mike ha velocemente mostrato diversi punti di contatto con il predecessore brasiliano prendendosi la scena il 15 settembre 2021, nella sfida di ritorno in Champions contro il Liverpool, quando Salah si era presentato dagli undici metri per il potenziale 2-0 dei Reds: Maignan aveva parato il rigore di polso sinistro respingendo anche il tap-in di Diogo Jota. La rimonta e il sorpasso prima dell’intervallo venne vanificato nella ripresa ma dopo quella sera la consacrazione dell’ex Lille ha iniziato a prendere forma, anche se, proprio nel dire di no a "Momo" dal dischetto costò al portiere la frattura allo scafoide: da metà ottobre a novembre Mike ha saltato 9 partite (6 di campionato e 3 di Champions) ma tra le mura dello spogliatoio diventava pian piano uno dei leader del gruppo.

Tornato in campo, non ha più abbandonato i pali e ha fatto guadagnare al Diavolo ben 22 punti in classifica con i suoi interventi spesso provvidenziali, come il riflesso sul colpo di testa a botta sicura di Cabral nella sfida contro la Fiorentina, sull’inzuccata di Hernani contro il Genoa o sul tiro di Vojvoda con il Toro. I punti più pesanti, però, Maignan li ha portati con i suoi miracoli nel primo tempo del derby di ritorno di campionato.

Antenne dritte tra i legni ma anche uomo chiave in fase di costruzione di gioco: il francese ha saputo lasciare il segno in altri momenti chiave della stagione, uno su tutti in occasione dell’assist millimetrico fornito a Leao a Genova contro la Samp. A 26 anni compiuti Magic Mike è pronto ora a prendersi la maglia da titolare della Nazionale dei Galletti. A testimonianza di quanto il portiere numero 16 sia stato imprescindibile nella volata finale verso il Tricolore è arrivato il premio ricevuto dall’AIC come miglior calciatore per il mese di aprile, primo estremo difensore ad essere insignito di tale riconoscimento.