Mercoledì 24 Aprile 2024

TUTTI I COLORI DI ERMANNO SCERVINO

di Eva Desiderio

"Non mi piace l’esibito, mi piace il fascino misterioso". Così Ermanno Scervino dopo gli applausi per il defilè di ieri che ha segnato ancora una volta la sua forte vena creativa con una collezione per l’inverno 2022-2023 che è pensata per una donna decisa e delicata, vestita di colore. Giardino: apre il bianco, poi il verde, il turchese, il viola, il fuxia e chiude in nero con la luce di un abito di pizzo intagliato su organza. Domina il velluto, tessuto sontuoso e ricco di charme, nei tailleur pantalone con la giacca che segna la vita e scolpisce la figura con tagli decisi che esaltano la grazia del look femminile che strizza l’occhio al guardaroba maschile, un classico dello stile di Ermanno Scervino come i cappotti avvolgenti come un abbraccio e i piumini della sua inimitabile sport-couture.

"Ho usato il velluto blu ottanio, un colore inedito, e ho fatto ricamare a mano tanti fiori sulle maniche con un filo luminoso di ciniglia – racconta Ermanno soddisfatto dell’ultima boutique aperta solo pochi giorni fa a Roma in Piazza di Spagna – e come sempre ho lavorato per rendere vivo e gentilmente trasparente il pizzo, per abiti bianchi delicati come antiche porcellane e neri lunghi che hanno bretelline invisibili e un accenno di strascico che esalta ancora di più il glamour del capo". Lavori ad altissima manualità e bravura che escono dall’atelier fiorentino dello stilista che come un pittore riesce a costruire il blazer con una grazia femminile sempre speciale, stavolta riuscendo a esaltarne come nessuno l’ allure e la modernità.

Gambe fuori, dice Ermanno, e taglia gonne e abiti sottoveste sotto i cappotti verde edera e viola iris, shorts e giacca guèpiere, minigonne di piumette di paillettes, sandali da sera col tacco 12 e una rosa che sboccia sul tallone. Pellicce morbidissime solo da catena alimentare e strepitosa maglieria che esalta il corpo delle donne con una morbidezza speciale, anche in inedita lana cotta. Poi la zampata sensuale dei reggiseni sfoggiati come top, di organza e velluto, vere costruzioni di anatomia sartoriale, che faranno impazzire le clienti internazionali come gli stivali work marroni come la terra dalla suola possente. "Per l’ultima campagna ho scelto la bellezza di Lila Moss, la figlia di Kate Moss – racconta Ermanno Scervino – perché mi piace di vestire le varie età delle donne, Lila rappresenta il nuovo dopo che tre anni fa ho scattato con la mamma. Lila è un’amore, è dolcissima, ha 19 anni e vive a Londra".

"E’ il momento di fare sfilate importanti come la nostra, ad altissima sartorialità, perché oggi i buyer vogliono molta scelta e soprattutto qualità di prodotto – commenta Toni Scervino, amministratore unico della società – il momento continua ad essere difficile ma per fortuna i nostri partner cinesi stanno facendo in loco un grande lavoro e in America c’è una vera ripresa. Abbiamo avuto problemi con le materie prime che non solo sono aumentate anche di un buon 40% ma sono diventate difficili da reperire. Non si trova più nemmeno un metro di velluto nero…". In passerella hanno sfilato anche due giovanissime modelle, l’ucraina Masha e la russa Sofia, che si abbracciano e si sorridono, e raccontano che i genitori hanno detto loro di non tornare nei loro paesi finché c’è questa terribile guerra.