di Eva Desiderio
Nell’archivio di Rodo ci sono 2600 borse che sono ancora fonte di ispirazione delle collezioni e memoria storica del prestigio e della qualità di prodotto del brand dei fratelli Gianni Dori e Maurizio Dori, uno presidente e l’altro direttore creativo del brand fondato nel 1956 dal padre Romualdo Dori che ha dato il nome a questa azienda di eccellenza che sta spopolando nel mondo del fashion.
Un successo meritato che premia la costanza e il savoir faire che ora i due fratelli stanno tramandando ai loro figli, rappresentanti della terza generazione: Giorgio, figlio di Gianni che ha 28 anni, e Martina, figlia di Maurizio, che ne ha 33, impegnati rispettivamente per la creazione di scarpe e borse. Perché sono gli accessori da sempre il core business dell’azienda che nel 1988 con Rodolfo Dori si è spostata da Lastra a Signa alle porte di Firenze e dunque in Toscana a Mogliano nelle Marche dove attualmente ha sede lo stabilimento.
Oggi la produzione al femminile rappresenta il 50% del venduto per le borse e per le scarpe, con quella preziosità e cura del dettaglio che ha brillato durante la presentazione alla Milano Fashion Week in una sede colta ed elegante come la Casa del Manzoni. Qui è stato ricostruito un paesaggio ideale d’inverno tra ghiacci, bacche e licheni, anemoni e giacinti candidi, in mezzo ai quali spiccavano clutch tempestate di swarovski, pochette di raso, sacchettini di rete di perle infilate a mano a una a una, sandali argentati e seducenti decolletè. E poi la borsa Pescatora in versione piccola-media e grande in cuoio sopraffino, gli stivali sensuali, la borsetta di vimini chiusa con un fermaglio tempestato di luce per la sera. Vimini, grande passione di Romualdo Dori e oggi sempre dei figli che stanno rilanciando questa materia prima a tutta ecologia e natura, con forme indimenticabili per il giorno e per la sera.
"Siamo alla terza generazione di imprenditori per la famiglia Dori, coi nostri Giorgio e Martina – racconta Gianni Dori orgoglioso di nipote e figlio, soprattutto per l’impegno oltre che per la bravura che dimostrano in azienda – che dopo gli studi hanno sentito come me e mio fratello il richiamo della foresta della moda ed eccoci alla loro prima presentazione ufficiale. In questi giorni di moda a Milano stiamo avendo soddisfazioni dalle vendite in showroom e questo è incredibile dopo i due anni che tutti abbiamo passato. Abbiamo ricevuto ordini da tutti i migliori negozi italiani e dagli Usa arrivano molti riordini", conclude Gianni Dori.
Fiero anche del rinnovato interesse di Harrod’s e di una distribuzione che punta al top dei buyer. Insomma Rodo è tornato ai tempi d’oro del fashion grazie al konw how che continuamente si rinnova e alle lavorazioni preziose tipo selleria che l’azienda continua a garantire per l’alta manifattura che possiede. E ora che la sostenibilità è tanto di moda qui in Rodo è palpabile ad ogni pezzo della collezione. Ne gioisce anche Jena Goldsack che è stata scelta dalla famiglia Dori come testimonial del brand per questa edizione dell’inverno 2022-2023 perché fondatrice del progetto per salvare la Natura che si chiama Beluga Whale di cui è ambassador, sorridente tra i modelli in midollino e le tracolle di pelle trattata con tinture ecologiche. In mezzo ai ghiacci (sofisticati e soffici) dell’installazione Save The Ice Fields.