Venerdì 19 Aprile 2024

ORGOGLIO MADE IN ITALY

di Eva Desiderio

Siamo ripartiti. E alla grande. Dopo due anni di pene pandemiche e ’battaglie’ digitali che hanno tolto l’emozione delle passerelle dal vivo, la moda italiana torna a ruggire, con i modaioli felici di ritrovarsi non per forma ma per sentimento. Una gioia che ancora si comunica con gli occhi perché secondo le regole di Camera Nazionale della Moda Italiana tutti, stampa e buyer ma anche tutti gli altri attori del fashion, siamo obbligati a portare le mascherine FP2 e a mostrare il green pass ad ogni sfilata e ogni presentazione. Ma nessuno si sottrae e il distanziamento è autentico.

Gioisce Carlo Capasa, presidente di Camera Moda, che ricorda come ci sia voglia di ricominciare e di rimontare il gap economico-sociale di questi lunghi mesi di pandemia che hanno marchiato animi e bilancio. Già negli ultimi mesi del 2021 si è assistiti a una vera ripresa delle exportazioni di moda italiana, e ora gli ordini per queste collezioni per l’inverno 2022-2023 sono autentici e subito concreti. Trascinante l’entusiasmo per il nostro fashion dal mercato americano che ha dato segni di immensa vitalità.

Sembra che ci sia stato uno scatto d’orgoglio di marchi e aziende di un settore che rappresenta la seconda voce produttiva del paese e impiega 600mila lavoratori diretti e altrettanti dell’indotto con un fatturato che nel 2019 aveva superato i 90 milardi e poi è stato tra i più colpiti dalla pandemia per via della chiusura dei negozi, il cambio delle abitudini di vita, l’improvvisa assenza delle occasioni d’uso, lo smart working: ora bisogna ricostruire anche nella moda una "nuova normalità", forte di uno sforzo di ristrutturazioni per perfezionare i fatturati ma anche di nuove scelte sostenibili nell’intera catena produttiva e nell’ambito sociale. Per non parlare dell’impegno di grandi e piccoli imprenditori nella formazione dei giovani, così da tornare a far amare mestieri belli e dimenticati, anche essi tesoro d’Italia.

A questa Fashion Week che si chiude domani e che ha iniziato le danze dello stile dopo i defilè di New York e Londra proprio il 22 giugno scorso, passando da martedì il testimone al pret a porter parigino, sono in Calendario 170 appuntamenti tra sfilate (oltre 60 dal vivo), presentazioni ed eventi quasi tutti in presenza. Prodromo della settimana delle sfilate l’apertura del primo negozio a insegna AX Exchange di Giorgio Armani, in Corso Vittorio Emanuele, un ritorno dopo tanti anni dall’America all’Italia. Unhub commerciale nuovo sta per aprire in via Spiga e ogni brand in questa settimana ha dato il meglio di sé nelle proprie sedi e boutique.

Il 22 febbraio in apertura dei defilè, dopo l’apertura del FashionHub di Camera Moda all’Adi Museum di via Ceresio con le proposte dei giovani talenti delle scuole di moda e talenti indipendenti del cui lavoro il presidente Camera Moda va fiero, appuntamento con il ritorno in passerella di Ennio Capasa col nuovo marchio di famiglia Capasa Milano: sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi tanta emozione e come un confortante salto nel recente passato dello stilista una collezione minimalista ma piena di senso del contemporaneo che lui e lei si possono benissimo scambiare pizzicando ognuno nell’armadio dell’altro.

Bellissima la collezione di maglieria di Marco Rambaldi poco più che trentenne bolognese che da Milano sta spiccando il volo. Sostenuto da Pierpaolo Piccioli – presente alla sfilata che gli ha permesso di trasmettere in diretta sul sito di Valentino le sue esperienze di stile – Rambaldi ha sfoggiato tutti i tipi di donna, giovane e non più giovane, magrissima e quasi obesa. Kim Jones è sempre più concentrato su Fendi e arriva all’applauso per mano a Silvia Venturini Fendi e alla figlia Delfina Delettrez. Favoloso N.21 col genio di Alessandro Dell’Acqua capace di cogliere sottilmente ogni desiderio delle donne. In passerella anche qualche maschio, anche lui col meraviglioso cappotto militare verde con tanto di accenno di corsetto. Ritorno al classico per N.21 che piace tantissimo ai buyer in tutto il mondo e accenno al mondo del riciclo con due vecchie pellicce (vere) riusate perché doppiate di sofisticato tulle nero.

Una bella collezione e una sorpresa per Andreadamo che punta sul verde Amazzonia e sul rosso brasiliano di Eros, usa il nude in gradazioni 01, 02 e 03 come fossero i colori del beauty, veste bene e volentieri in modo sexy anche le signorine curvy. Fausto Puglisi lavora come un matto per risvegliare l’allure della Roberto Cavalli coi temi sexy dell’animalier per cappe sensuali, stampe di rose delicate sugli abiti da sera, corsetti tutti petali di rose di pelle e tacchi con l’artiglio.