Giovedì 25 Aprile 2024

Bigagli Spa e l’attenzione per ridurre l’impatto ambientale

L’azienda opera tenendo conto dell’economia sostenibile e circolare

Lanificio Bigagli

Lanificio Bigagli

Sostenibilità. È la parola d’ordine alla base di Bigagli Spa. L’azienda, a Montemurlo (Po), produce tessuti non tessuti per la calzatura. Per tessuti non tessuti (TNT) si intende la base di partenza sulla quale vengono sviluppati gli articoli tecnologicamente più avanzati e innovativi dell’attività, come feltri per tomaia e fodere termoformabili, e feltri per suole a spessore calibrato antiscivolo.

Bigagli Spa conta 50 dipendenti ed è aperta dal 1973. A parlare dell’impresa è il socio e Ceo, Massimo Marcello.

Quali fibre trattate? «Tutte le tipologie, dal poliestere riciclato dalle bottiglie di plastica (post consumer e non) alla lana, (sia nuova che rigenerata), dai tessuti naturali a quelli sintetici».

Qual è il vostro rapporto con l’ambiente? «Abbiamo da qualche anno iniziato un percorso verso l’economia sostenibile e circolare, proponiamo articoli che nascono da materie prime riciclate, rigenerate, sintetiche e naturali. La nostra è un’attenzione alla sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale, con un occhio di riguardo verso chi lavora e il contesto in cui opera».

Quali sono le misure sostenibili che adottate? «Abbiamo ridotto i processi industriali delle sostanze chimiche, usiamo materie prime riciclate dal post consumer, che altrimenti andrebbero in discarica».

In che direzione va la vostra produzione? «Stiamo cercando di portarla quasi tutta su materiale rigenerato. E l’industria della moda si sta sempre più sensibilizzando in questo senso. Per esempio, per la lana usiamo sia la nuova che la rigenerata. La nuova è certificata, tracciata per provenienza da allevamenti che rispettano la vita degli animali, i pascoli».

Come è possibile conoscere le vostre proposte? «Vista la fase, su richiesta è possibile consultare il campionario anche on line».

[email protected], www.bigagli.it