Venerdì 19 Aprile 2024

Proseguire la sua ricerca su cosmo, natura e uomo

Sette voci contemporanee proiettano nel futuro la tensione di Leonardo verso un “oltre” vero e bello

Carlo Bonomi Presidente di Assolombarda LA PIÙ FERTILE COMBINAZIONE “Un archetipo, l’interazione tra uomini straordinari come Leonardo e Ludovico il Moro. Replicata nel sodalizio contemporaneo di ‘genio’ e impresa. Una diade che distingue la storia imprenditoriale italiana, in particolare lombarda, e che è origine dei processi di innovazione come risultato del dialogo tra ingegneri, creativi, designer e imprenditori. La combinazione unica di imprenditorialità, creatività, tradizione scientifica e umanistica del nostro territorio sarà al centro della mostra “Genio e Impresa. Da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni”, promossa da Assolombarda con Regione Lombardia, dal 9 luglio a Palazzo Lombardia”. Carlo Sini Filosofo PER STARE INSIEME IN ARMONIA “La consapevolezza dell’attuale specializzazione dei saperi è diventata occasione per lavorare a costruire un nuovo ‘sapere comune’, facendo dialogare le discipline, così da attivare modalità inedite di produzione e condivisione culturale: Mechrí (in greco, fino a...) è il laboratorio milanese che mi vede direttore scientifico. Qui si confrontano, tra l’altro, la filosofia, il teatro e la biologia. I lavori annuali sono pubblicati da Jaca Book, con Mechrì. In uscita, dopo l’estate, “Dal ritmo alla legge”, sull’origine ritmica (e, in senso lato, musicale) della legge, che educa l’azione umana in consonanza con gli altri e con il cosmo”. Giuseppe Tornatore Regista Premio Oscar IL LINGUAGGIO DELLE IMMAGINI “Nel corso del terzo millennio, molto verosimilmente, il linguaggio delle immagini sarà di tutti, riuscirà a conquistare gli stessi diritti sinora detenuti dal linguaggio della scrittura. Grazie alle nuove tecnologie digitali, chiunque potrà realizzare programmi televisivi, o anche film, senza avere bisogno né di una macchina da presa, né di un produttore, né di una troupe, e perché no, neanche degli attori. I giovani di domani potranno realizzare i propri film con la stessa disinvoltura con cui oggi scrivono al computer i propri racconti” (da ‘diario inconsapevole’, HarperCollins, 2017). Oliviero Toscani Fotografo di icone e iconoclasta SUPERATA LA PITTURA, FA CHIAREZZA LA FOTO “Proprio sfortunato Leonardo, aveva a disposizione solo pennelli e colori. Oggi, sarebbe il più grande fotografo. Sapeva vedere. Chissà cosa avrebbe realizzato con una macchina, e tanti bei ragazzi intorno. Le sue icone, no, non mi fanno impazzire. Con la Gioconda, d’accordo, ci prova, a ottenere qualche effetto speciale. Ma preferisco le donne di Caravaggio. O di Raffaello. Ci vuole la fotografia per rappresentare i moti dell’animo, la nevrosi della star: vedi la Monroe ritratta da Avedon. Lei, Marilyn, sì, è la vera icona. L’unica che io abbia avuto davanti all’obiettivo è stato Muhammad Ali. Purtroppo, mi è sfuggita Ingrid Bergman, la più bella”. Cecilia Laschi Informatica Barbara Mazzolari Biologa PREMIO CARLA FENDI SPOLETO62 “Rispettivamente all’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, e al Centro di Micro-Biorobotica dell’IIT di Pontedera, come Leonardo c’ispiriamo alla vita, alla genialità della natura: costruendo Octopus, polpo in silicone che facilita l’interazione con l’uomo, del genere soft robot, riciclabili o biodegradabili, e per ideare Plantoide, il primo robot pianta al mondo capace di riprodurre il comportamento delle radici, da applicare nell’architettura e nell’urbanistica, o per esplorazioni archeologiche. Sulle tracce dell’umanesimo interdisciplinare, che consente oggi all’Italia di essere all’avanguardia in questo settore ingegneristico”. Andrea B. Del Guercio Storico dell’Arte, Accademia di Brera Milano E L’ARTISTA DIVENTA MECCANICO “Grazie al Maestro toscano, che ha attraversato diversi confini professionali, l’applicazione dell’arte alla tecnologia odierna è un processo normale per chi, come la cinese Sun Yuan presente quest’anno alla Biennale di Venezia con una grande macchina-scultura, rivendica una conoscenza scientifica sempre più ampia, senza avere paura di perdere il proprio ruolo creativo. Esempio di come l’arte sia ormai un sistema sperimentale attivo, pronto a rileggere il patrimonio tecnologico. E a verificare la dimensione estetica dei nuovi materiali industriali con risultati inediti e originali”.