Venerdì 19 Aprile 2024

I luoghi strategici per deviare l’Arno e vincere alla guerra

Paesaggio umbro, 5 agosto 1473, Leonardo da Vinci, Firenze, Uffizi, f. 8P

Paesaggio umbro, 5 agosto 1473, Leonardo da Vinci, Firenze, Uffizi, f. 8P

Entrando nella prima sala del Museo Leonardiano di Vinci, in occasione della mostra Leonardo a Vinci. Alle origini del Genio, in corso fino al 15 ottobre, è possibile vedere quanto l’argomento delle acque attirasse il grande artista. L’acqua era alla base non solo di laboratori, mulini e campagne ma era pure un’importante forza motrice così da sfruttarne la naturale energia. Tra i molti studi compare quello per la regimazione delle acque del fiume Arno per il canale di Firenze. Questa imponente opera intendeva far fronte alla difficoltà di navigazione dell’Arno, realizzando una via d’acqua artificiale e navigabile per ben quarantanove miglia, in grado di collegare non solo la città di Firenze al mare, ma pure di regolare la portata delle acque di altri torrenti e la bonifica di aree paludose. Il canale doveva attraversare le zone tra Prato e Pistoia, oltrepassare Serravalle, immettersi a Fucecchio, nel lago Bientina e, infine, ricongiungersi all’Arno in prossimità di Vicopisano. Interpellato dalla Repubblica Fiorentina per privare la città nemica di Pisa delle sue risorse idriche affinché si potesse avere il sopravvento bellico, Leonardo suggerì pure di deviare l’Arno in tre luoghi, ossia Riglione, Caprona o Cascina. Tale progetto, però, probabilmente a causa delle difficoltà e dei costi, non fu mai realizzato. Ma.Ba.