Venerdì 19 Aprile 2024

I cantieri Terna incontrano l’arte e con gli esperti la portano alla luce

Da Roma a Torino, lunga storia di recuperi in collaborazione con le sovrintendenze

Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna

Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna

La cronaca spesso rammenta agli italiani che sotto le strade e i marciapiedi delle città si celano ancora immensi tesori artistici che, purtroppo, non sempre riescono a essere recuperati e valorizzati adeguatamente. I cantieri degli interventi relativi a infrastrutture e servizi portano spesso alla luce reperti e tracce di chi ha segnato il cammino della civiltà. Per questo motivo il territorio diventa un valore da condividere e tutelare anche da chi, tutti i giorni, opera per migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. TERNA, il gestore della rete elettrica nazionale, è sicuramente uno dei grandi driver dello sviluppo infrastrutturale elettrico in Italia: sicurezza, innovazione e sostenibilità sono le parole d’ordine per realizzare interventi che al tempo stesso siano uno strumento di valorizzazione del territorio. Le opere di riassetto delle reti elettriche in Italia hanno reso possibile l’attivazione di significative sinergie con le Istituzioni locali al fine di permettere il recupero e lo studio di numerosi siti archeologici. I RITROVAMENTI avvenuti nel 2016 nella località marinara di Mondello, a Palermo, rappresentano un esempio virtuoso della collaborazione tra Terna e le istituzioni che tutelano il patrimonio artistico del Paese: l’occasione si è presentata con il ritrovamento di due tombe preistoriche durante le attività previste per la posa di una linea elettrica interrata. Pochi istanti sono bastati ai tecnici di Terna per intuire la rilevanza del sito che stava riaffiorando e immediato è stato il coinvolgimento degli archeologi della Sovrintendenza che, in sinergia con la direzione dei lavori, sono riusciti a riportare alla luce alcune sepolture risalenti al Neolitico. Le competenze messe in campo da Terna e dagli studiosi hanno permesso di raccontare un nuovo capitolo della storia antica della piana di Palermo. LA RAZIONALIZZAZIONE della rete elettrica di Torino ha fatto riemergere alcune drammatiche tracce della quotidianità dei cittadini durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale: nel 2015 il personale di Terna, impegnato nel cantiere di Borgo San Paolo, ha riportato alla luce un rifugio antiaereo allestito sotto la fabbrica Automobilistica. Sono bastati 10 metri di profondità per far riemergere, non soltanto una struttura che doveva salvare le vite dei 4.000 lavoratori durante gli improvvisi bombardamenti, ma anche storie, simboli e ricordi di quegli anni di conflitto, messi poi a disposizione della città con una mostra allestita da Terna in una scuola. MA È SICURAMENTE a Roma che si concretizza una delle più significative sinergie tra Terna e Sovrintendenza, che permetterà di divulgare i risultati di un lungo studio realizzato da un team di archeologi, antropologi e geologi. All’interno del progetto di riassetto della rete elettrica a Roma, Terna è stata impegnata nella realizzazione di una nuova linea in cavo interrato. Nella zona dell’attuale quartiere di San Lorenzo, i tecnici di Terna individuano un’ampia necropoli scavata nel tufo, costituita da 7 gallerie e 75 loculi. Viene immediatamente coinvolta la Sovrintendenza e costituita una task force composta da tecnici e archeologi che ha permesso di superare ostacoli e concordare soluzioni tecniche per l’immagazzinamento dei tanti reperti. Il frutto di questo lungo lavoro di prelievo e studio diventerà presto, grazie a Terna, una pubblicazione scientifica curata dalla stessa Sovrintendenza che, oltre a catalogare i tesori ritrovati, illustrerà le complesse operazioni che hanno caratterizzato il progetto di recupero di un immenso patrimonio storico, frutto della sinergia di uomini e competenze.