Giovedì 18 Aprile 2024

Da Pisanello al genio toscano la scienza del volo decolla

A Cerreto Guidi pronti al viaggio nello spirito innovativo del passato e la mostra sulla falconeria stimola il confronto su natura e meccanica

La splendida Villa Medicea di Cerreto Guidi

La splendida Villa Medicea di Cerreto Guidi

L’ingegnere alla ricerca dei segreti della meccanica. Lo scienziato, osservatore della natura ispiratrice. Lo studioso, pronto a tirare le somme, fissare e lasciare a chi verrà. Leonardo da Vinci, il genio del Rinascimento, è stato un innovatore, nel pensiero e nell’approccio ai temi di suo interesse. E la mostra voluta per omaggiare la sua figura e il suo sapere nell’anno dei cinque secoli dalla sua morte lo testimonia. Leonardo e la sua visione del volo sono protagonisti a Cerreto Guidi, nella Villa Medicea, patrimonio dell’Unesco e sede del museo della caccia e delle armi. Un’eccellenza, ispiratrice prima della mostra ‘Falconi, sparvieri e girifalchi nell’età di Leonardo’, a cura del Polo museale della Toscana. Contenuti multimediali, originali e riproduzioni, dal Codice sul volo degli uccelli fino al trattato De arte venandi cum avibus, passando alle opere di artisti come il Pollaiolo, il Fabiano e Pisanello. Un racconto dal Medioevo all’inizio del 16esimo secolo. “Dal 14 settembre, giorno dell’inaugurazione, chi vorrà potrà visitare una mostra sulla falconeria nell’età del Rinascimento, all’interno del museo storico della caccia e del territorio”, anticipa Mario Scalini, ideatore e curatore dell’esposizione insieme tra gli altri a Cristina Gnoni Mavarelli e a Roberta Barsanti. Il progetto, di respiro internazionale per contenuti e capace di dialogare con un pubblico adulto come giovanissimo, “è nato con l’idea di allacciarsi alle armi presenti in Villa e fare luce sulle questioni della caccia - continua Scalini, direttore del Polo museale dell’Emilia Romagna - Del resto, la Villa ospita l’unico museo di pertinenza statale dedicato alla caccia, a livello nazionale. Ecco, il carattere dei luoghi ha determinato la scelta del soggetto”. Il risultato è un percorso dove arte e scienza si fondono. “Quando si parla di Leonardo è difficile distinguere - ammette il curatore. Le due cose sono combinate. La falconeria è un’arte. Il pensiero di Leonardo sul volo è scienza”. Una lettura originale la sua. “La cosa più interessante del considerare questa parte del suo lavoro sta nell’atteggiamento mentale, nell’occuparsi della questione in termini di ingegneria meccanica, qualcosa di mai fatto prima”, riflette Scalini, analizzando il percorso espositivo che lega Leonardo a Pisanello, pittore vissuto a cavallo tra il 1300 e il 1400. “è uno degli artisti che si sono dedicati molto all’indagine naturalistica, non solo in merito a volatili e rapaci, ma anche ad altri animali - spiega lo storico dell’arte, in passato anche direttore della Villa cerretese - è una sensibilità che si riscontra negli anni che lo portano a muoversi in territori poi anche leonardiani. Firenze, la Romagna. Si capisce che esiste una circolarità dell’interesse, con particolare attenzione allo studio naturalistico. E fra le dotazioni del Polo museale della Toscana è stato da me rinvenuto un dipinto inedito di Pisanello, fra i meglio conservati tra quelli su tavola”. Rappresenta il girifalco. “Potremmo dire che è il primo ritratto di animale della storia della pittura”, commenta ancora, per poi annunciare che “l’opera sarà presente in Villa, sarà il pezzo forte della mostra”. Un evento che testimonia quanto la natura fosse “fondamentale per Pisanello e per Leonardo”, con quest’ultimo “attento studioso del volo per comprendere il funzionamento dell’ala con l’approccio ingegneristico di chi, nel momento in cui deve dipingere e restituire, ha bisogno di capire. Nel Rinascimento, gli artisti erano dei precursori: volendo restituire l’immagine in maniera corretta, studiavano la caratteristica dell’alterazione del corpo fisico nelle varie condizioni”. E il Genio di Vinci era uno specialista.