Giovedì 25 Aprile 2024

Tra design e artigianato

Tufo, legno, ferro battuto, terracotta: l’artigianato artistico di Matera ha origini antichissime. E così quelli che un tempo erano oggetti quotidiani, oggi ritrovano 
una nuova ragione d’essere 
in atelier e falegnamerie

In Basilicata la secolare tradizione dell’artigianato artistico non si è mai spenta. Impregnata di una forte connotazione e ricchezza culturale, rappresenta una vera e propria vetrina della regione: luoghi in cui si progetta, si riflette, si opera, con una mano impastata nel passato e un occhio curioso al futuro. Tra i fiori all’occhiello di Matera vi sono senz’altro i presepi in terracotta dipinti a mano, gli elementi in ferro battuto come letti, grate, ringhiere, alari per il camino e utensili da cucina, i piatti istoriati, e i cuccù, tipici fischietti in terracotta. Declinati, talvolta, in altri materiali. È il caso di Daciarte, laboratorio di artigianato artistico specializzato in ceramiche, nato nel 2012 dalla passione e talento di Dacia Capriotti. L’artista materana esprime la sua creatività con tinteggi solari su piastrelle, vasi, piatti e bicchieri. E sugli immancabili cuccù, questa volta ceramicati, in maiolica. Molto elaborati e di grande forza espressiva anche i pumi (tipici di Grottaglie in Puglia), sculture portafortuna che simboleggiano la speranza e il nuovo che nasce. E che rappresentano l’arte di Dacia, uno spirito creativo giovane, tanto ricco quanto umile, dalla preziosa sensibilità.

Tipici del materano sono anche il tufo e il legno, che, seguendo il fil rouge della tradizione, Massimo Casiello – nella bottega che porta il suo nome – ha dipanato in una crasi artistica tra un atelier e una falegnameria didattica. Qui sono realizzate trottole, timbri del pane, vasi, ciotole, lampade, orologi, ed oggetti particolarmente raffinati come portamine e stilografiche. Dopo un inizio esclusivamente dedicato al tufo, Massimo Casiello è approdato alla lavorazione del legno andando a bottega da un esperto falegname: da qui la decisione di trasformare la sua passione per il legno nel suo lavoro, rendendo omaggio a una tradizione antichissima di falegnami che da sempre, a Matera, ha prodotto oggetti necessari e fondamentali per la vita di tutti i giorni ed oggi quasi in disuso, come i setacci per cereali o i timbri per il pane.