Mercoledì 24 Aprile 2024

Sì, viaggiare sostenibile e slow. L'Italia che piace in vetrina alla bit

Nei primi nove mesi dell’anno scorso il Bel Paese ha accolto circa 56 milioni di visitatori dall’estero. Arte, paesaggi, gastronomia e tradizioni: a Milano per tre giorni le migliori proposte da nord a sud

C’è voglia di tornare a viaggiare, sia in Italia che nel mondo. Lo confermano le presenze di espositori alla Bit 2023, da domani a martedì all’Allianz MiCo di Milano, che rafforzano il rilancio già registrato l’anno scorso. E lo confermano anche i dati di settore. Secondo il Barometro Unwto di gennaio, nel 2022 il numero di turisti internazionali è raddoppiato e per quest’anno si prevede che si riavvicinerà ai livelli pre-pandemia. Oltre 900 milioni di turisti hanno viaggiato all’estero nel 2022, il doppio del 2021 e pari a circa due terzi (63%) dei viaggi pre-pandemia. L’Europa si conferma tra le destinazioni preferite dai viaggiatori mondiali e ha infatti già raggiunto quasi l’80% dei livelli pre-pandemia, accogliendo 585 milioni di arrivi nel 2022. In questo scenario anche l’Italia si segnala per l’andamento positivo del turismo. Banca d’Italia rileva che nei primi nove mesi dell’anno il Bel Paese ha accolto circa 56 milioni di viaggiatori dall’estero, quasi il doppio del 2021 (più 94%), riducendo al 26% il gap rispetto al dato pre-pandemia.

Un’Italia sempre più a misura d’uomo. Un desiderio che alla Bit 2023 tanto gli operatori professionali (nei tre giorni di manifestazione), quanto i viaggiatori (solo domani), potranno soddisfare in un vero e proprio tour virtuale del mondo, soprattutto nel segno di esperienze sostenibili, consapevoli e slow, e a partire proprio dall’Italia. Una vacanza passata imparando a fare il miele con un vero apicoltore, oppure partecipando alla raccolta delle olive portandosi a casa una bottiglia col proprio nome e cognome, o ancora, scoprendo le proprietà di fiori e piante rare nei giardini storici: sono solo alcune delle proposte di turismo lento da nord a sud.

Solo per fare qualche esempio: Marche e Umbria propongono percorsi bike e mountain bike, l’Emilia-Romagna trekking, cicloturismo e grandi eventi sportivi, la Toscana enogastronomia e gemellaggi nel segno del turismo sostenibile, in Calabria si può andare a piedi alla scoperta delle vestigia della Magna Grecia nei cammini intorno a Isola Capo Rizzuto, mentre a Rotondella, in Basilicata, i turisti imparano a fare il Pastizz’, tradizionale calzone di carne, insieme alle massaie del luogo. In Puglia si può ripercorrere l’antica Via Appia, candidata a patrimonio Unesco, e in Molise la Via di San Francesco. Al nord, il Friuli rilancia cinque cammini – tra i quali l’antichissima Strada Romea – e la Lombardia punta sulla montagna. E proposte altrettanto accattivanti arrivano da Abruzzo, Campania, Liguria, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto, oltre che da città e Comuni, tra i quali Abbiategrasso, Caposele, Cefalù, La Maddalena, Macerata, Magenta, o consorzi ed altri enti, compresi Best of Western Sicily, il comitato regionale Unpli Lombardia, o i parchi nazionali del Pollino e dell’Aspromonte.