Martedì 23 Aprile 2024

La grande bellezza

Conosciuta come ‘una seconda Betlemme’ per la conformazione unica che la rende simile 
a un presepe, tra grotte e vicoli sotterranei si schiude un mondo

sulle pendici del vulcano tra i vigneti del fuoco

sulle pendici del vulcano tra i vigneti del fuoco

Sulla pietra e nella pietra. Matera è un viaggio nella Storia, un grande museo a cielo aperto, un passato che resiste e che esiste, ben visibile, nelle abitazioni, nelle strade, e nelle grotte. Visitare la città significa assaporare un dedalo di vicoletti e zone cavernose, una dolente bellezza – parafrasando Carlo Levi – fatta di stradine bianche riarse dal sole, di grotte scavate nel ventre della terra e chiese rupestri risalenti a 9000 anni fa. Particolarmente suggestivi sono gli antichi rioni del Sasso Barisano, ricco di portali scolpiti, e il Sasso Caveoso, disposto ad anfiteatro romano con case e grotte che scendono a gradoni. Le testimonianze del Paleolitico oggi convivono con moderne costruzioni grazie alla lungimiranza degli uomini che hanno abitato Matera, da sempre capaci di adattarsi al territorio senza deturparlo. I Sassi sono un esempio del connubio tra uomo e natura, e in particolare Casa Noha, abitazione scavata nel tufo, patrimonio FAI, e la chiesa rupestre della Madonna dell’Idris, che sembra sporgere dalla roccia come una propaggine della montagna. Significativo anche il Museo laboratorio della Civiltà contadina e la suggestiva Cripta del Peccato originale, chiesa rupestre con all’interno affreschi risalenti al IX secolo d.C.