Giovedì 25 Aprile 2024

Le previsioni sul mercato delle costruzioni: un'inversione rispetto all'ultimo triennio

Calo / A evidenziarlo è il XXXIII Rapporto del Cresme: ecco i dati

L'inflazione sta incidendo sul settore, causando un calo

L'inflazione sta incidendo sul settore, causando un calo

L'eccezionale periodo di crescita registrato nel triennio 2019-2022, in larga parte alimentato da importanti risorse private, quale il risparmio accumulato dalle famiglie e dalle imprese, che ha fatto registrare 232 miliardi di euro di investimenti nelle costruzioni (91 in più rispetto al 2019), un apporto sul Pil del 13,9% (il più alto in Europa tra i Paesi occidentali) e la creazione di numerosi posti di lavoro, vivrà un'inversione di tendenza nel 2023: è quanto emerge dal XXXIII Rapporto del Centro di ricerche di mercato, servizi per chi opera nel mondo delle costruzioni e dell'edilizia, che evidenzia come, in aggiunta all'impennata dei prezzi nel settore, l'inflazione abbia iniziato a incidere negativamente sul valore delle case e sui comportamenti della domanda, alla luce di stipendi rimasti invece immutati. Il Cresme sottolinea che il nuovo anno sarà di transizione ma anche che, nonostante la brusca frenata, presenterà comunque dei dati positivi: è attesa infatti una crescita dello 0.9% (è stata del 20.4% nel 2021 e del 14.9% nel 2022), ma il numero è destinato a peggiorare inesorabilmente nel 2024, dove si prevede un -7,1% degli investimenti totali e addirittura un -22,6% per la riqualificazione abitativa. Ago della bilancia saranno gli incentivi, un tema estremamente attuale e ancora tutto in divenire, considerando anche le difficoltà economiche in cui versano numerose aziende del settore. La maggior parte delle aspettative è riposta sulla realizzazione delle opere pubbliche sovvenzionate dal PNRR, ma anche sulla capacità di imprese ed Amministrazioni di rispettare gli obiettivi imposti dall'Unione Europea in tema di progettazione, esecuzione, approvvigionamento e costo dei materiali. Allargando il proprio raggio al prossimo decennio, il Cresme descrive quella che sarà una fase decisiva, all'interno di un mercato, quello delle nuove costruzioni, che dovrà giocoforza progettare un nuovo ciclo nel quale ridisegnare completamente la produttività del settore.