REGGIO FATTA IN CASA

Il ritorno al PalaBigi dopo due anni di esilio, e c’è Menetti

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di Francesco Pioppi

Il ritorno di coach Menetti e la conferma di Cinciarini, Olisevicius e Hopkins. Parte con queste quattro pietre angolari la stagione della Pallacanestro Reggiana che dopo aver chiuso un’annata al di sopra delle aspettative, settimo posto in campionato e la finale di Fiba Europe Cup, ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella delle ambizioni. Il tecnico reggiano è l’uomo dei primi trofei in Italia (Supercoppa 2015) e in Europa (Eurochallenge 2014) oltre che delle due finali scudetto consecutive (2015 e 2016) ed è chiamato a riaprire un ciclo vincente con nuovi ingredienti.

"Sarà una sfida nuova, con una nuova società che ha tanta voglia di fare bene in un contesto tutto reggiano" ha subito precisato in sede di presentazione, mettendo in chiaro che anche quello che vedremo in campo sarà diverso: "Avremo una squadra più lunga rispetto alle mie precedenti esperienze, forse anche più fisica e atletica". Detto, fatto, perché la squadra che gli è stata costruita ha già fatto vedere in precampionato di voler mostrare i muscoli in difesa per poi poter correre in attacco e in campo aperto. I colpi più significativi portano il nome di Michele Vitali, che ha chiuso il suo rapporto con la Reyer Venezia e firmato un biennale, e di Kassius Robertson, guardia dalle mani dolcissime. I dirigenti avevano poi fiutato l’affare ingaggiando l’asso Mateusz Ponitka, ma gli Europei mostruosi disputati dal polacco lo hanno spinto al Panathinaikos. Si può comunque parlare di ‘affare’ perché pur non avendo giocato un solo minuto in maglia Unahotels, il club ha comunque incassato una cifra vicina ai centomila euro per esaudire il suo desiderio di tornare in Eurolega e, nel frattempo, il lituano Olisevicius è rientrato prima dall’infortunio ai tendini d’Achille. Il roster insomma è di livello.

Alla guida c’è sempre Andrea Cinciarini, l’inossidabile playmaker che l’anno scorso ha chiuso il campionato in doppia doppia di media (11,5 punti e 10 assist) diventando il primo giocatore nella storia a riuscirci con gli assist. Gran parte dei passaggi smarcanti erano diretti a Hopkins, pivot americano tecnico ed elegante, oppure a Olisevicius, tiratore mortifero top scorer della squadra (17 di media) che si è guadagnato la prima convocazione della Nazionale Lituana a 29 anni. La mappa radar del ‘Cincia’ dovrà però allargarsi per trovare anche altre bocche da fuoco, non ultimo Sacar Anim, interessante guardia-ala pescata dalla Bundesliga (14,3 punti di media al Bayreuth). Oltre a una squadra rinforzata e che attende la definitiva esplosione del centro Momo Diouf, coach Menetti potrà contare finalmente sul ‘fattore PalaBigi’. Dopo quasi tre anni di esilio forzato alla Unipol Arena per un restyling che sembrava interminabile (ultima partita giocata a Reggio il 25 gennaio del 2020, il giorno prima della morte di Kobe a cui è stato dedicato un suggestivo murales) i tifosi biancorossi potranno tornare a spingere i giocatori sentendosi davvero a casa, in quel ‘catino’ che in passato ha regalato vittorie anche inaspettate. "Forse era destino che non tornassi mai al PalaBigi da avversario… Alla prima mi aspetto il record di pubblico" ovvero 4.530 persone che il 9 ottobre faranno di tutto per spronare la Unahotels a superare Tortona. La nuova proprietà, con la presidente Veronica Bartoli, il vice Enrico San Pietro e il socio Graziano Sassi, sta poi progettando una sorta di ‘cittadella biancorossa’ che dovrebbe diventare il quartier generale del club, nella zona delle ex Officine Reggiane. Anche questo è un bel passo in avanti verso il futuro.