Una riforma ’verde’ per le future generazioni

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Dal 9 marzo è entrata in vigore la riforma costituzionale che unisce anche l’Italia al gruppo dei 21 Paesi europei che hanno nei principi fondamentali della Costituzione il riferimento alla tutela dell’ambiente e ai sette che ne prevedono la difesa per tutelare gli interessi delle future generazioni. È la prima volta dalla promulgazione del 1947 che sono stati cambiati i principi fondamentali e l’atto contiene un forte significato simbolico. La modifica dell’art. 41 lascia inalterata la libertà d’iniziativa economica ma la lega a utilità sociale, salute e ambiente oltre che a sicurezza, libertà e dignità umana. Ma l’elemento più innovativo è senz’altro rappresentato dal riconoscimento dell’interesse delle future generazioni. Lo sviluppo è sostenibile solo se i bisogni dell’oggi non saranno soddisfatti compromettendo quelli di chi abiterà il Pianeta domani.