Giovedì 18 Aprile 2024

Se l'orchestra suona l'acqua

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Bottiglie, bidoni, tubi, imbuti. I loro strumenti sono tutti ricavati da materiali di scarto provenienti dall’universo acqua. La materia prima di cui il loro Paese, il Paraguay, sarebbe ricchissimo se non fosse per le minacce portate a questo enorme patrimonio da inquinamento e uso irresponsabile della preziosa risorsa. Il progetto H2O Sonidos del Agua vuole essere un messaggio ambulante di educazione alla natura e alla pace pigiando sul tasto universale dell’ascolto musicale. Il fulcro della missione è sintetizzato dalla presenza sul palco dell’arpa d’acqua, unica al mondo e ultima arrivata tra le dotazioni dell’orchestra che la fa vibrare proprio grazie all’oro blu dei fiumi paraguayani, una delle maggiori riserve mondiali di acqua dolce.

Il deus ex machina dell’operazione è Luis Szarán, laureato al conservatorio Santa Cecilia di Roma e creatore, vent’anni fa, della rete Sonidos de la Tierra che ha dato a tanti bambini sfortunati della sua terra la possibilità di accedere all’insegnamento musicale arrivando a formare ben 65 ensemble che sono state formidabili motori trainanti per formare una coscienza ecologista anche nei governi municipali. Finora hanno partecipato al progetto 22mila tra bambini e adolescenti e circa trecento sono diventati musicisti professionisti

Insignita del titolo Unesco di ’Artista per la pace’, ha da sempre al suo fianco anche l’architetto Fernando ’Ambaré’ Feliciángeli, specializzato nella creazione di sculture sonore e applicato, nel caso specifico, a indagare quali e quante possibilità abbia l’acqua di generare suoni. In cinque mesi è riuscito a produrre l’arpa le cui corde sono getti d’acqua che cadono su un sensore a pressione. Quando questo non viene più raggiunto dal getto invia un segnale elettrico a un’interfaccia che fa scattare il suono e permette la costruzione di melodie. Prossimo step: la costruzione di metronomi a goccia e di un trombone ad acqua.