Mercoledì 24 Aprile 2024

G7 Ambiente a Bologna, la cena emigra al Savoia. Zona rossa, il pasticcio del Comune

Il gala lascia Palazzo Re Enzo. Dall’Amministrazione una mappa sbagliata, cittadini in tilt

La vista di Palazzo Re Enzo

La vista di Palazzo Re Enzo

Bologna, 9 giugno 2017 - Né 'zona rossa', né red carpet. La cena di gala del G7 Ambiente ieri è stato spostata da Palazzo Re Enzo, cuore della città in piazza Maggiore, all’Hotel Savoia Regency di via San Donato che già era stato scelto per ospitare i lavori del summit, domenica e lunedì. Si tratta di una decisione, definitiva, maturata ieri al termine di uno dei tavoli del permanente comitato dell’ordine pubblico di questi giorni. Evidente è la matrice della scelta: così in un colpo solo i ministri evitano le contestazioni, il centro della città scansa ipotetici disordini (non del tutto esclusi) e i commercianti scongiurano una domenica di magra, preannunciata dalla chiusura ai pedoni della tramontata zona rossa. E proprio su quest’ultimo punto si è consumato un corto circuito singolare, protagonisti gli uffici comunali. Per fare un po’ di ordine, partiamo dalla fine, dal pasticcio.

Due giorni fa i vigili urbani hanno consegnato a quasi tutte le botteghe del centro un ‘avviso alla cittadinanza’, con tanto di mappa di una zona rossa estesissima. Non solo, mentre i vigili consegnavano, contemporaneamente spuntavano i cartelli di rimozione forzata coi divieti di sosta per domenica. Insomma, tutto pronto. E tutto sbagliato, visto che la mappa consegnata era provvisoria. E ormai superata, Questura e Prefettura erano già oltre.

Lo staff della comunicazione cerca di metterci una pezza con un comunicato restringente correttamente aggiornato, ma serve poco: la mattina dopo i bolognesi (soprattutto i commercianti) si svegliano con un’altra mappa in mano (comparsa pure su Iperbole e poi prontamente rimossa) e con la convinzione che tutto il centro verrà sprangato. Da dove è partito l’errore? L’avviso, spiegano dal Comune, è stato fatto circolare in maniera prematura, ma in buona fede, da alcuni uffici.

Quali? Quelli dell’assessorato alla Sicurezza. Pare, quelli della protezione civile. «Un eccesso di zelo», o meglio «un disguido», perché comunque si voleva fornire un servizio tempestivo alla cittadinanza. E i cartelli? Sono stati piantati (oggi dovrebbe terminare la rimozione) per rispettare gli obblighi di legge, i divieti vanno comunicati con almeno 72 ore di anticipo. Ad aggiungere confusione una specie di bozza d’ordinanza che ieri circolava tra i consiglieri di quartiere e su Facebook. La definitiva, sulla nuova zona rossa e sul Pilastro, dovrebbe uscire oggi.

Tornando alla cena, il ministro Gian Luca Galletti (VIDEO) ha commentato: «Abbiamo perso una occasione importante – sottolinea amareggiato –. Ma Bologna in questi giorni era sui media di tutto il mondo, l’obiettivo lo abbiamo raggiunto. Mi dispiace non mostrare ai ministri, da bolognese, il centro. Non vogliamo rovinare una festa – scandisce –, c’è un contesto internazionale che procura preoccupazioni. Se spostare la cena di gala può aiutare a non creare disordini lo accetto. Non sposterà la riuscita del G7».

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