
Kidman promuove nuove registe in un settore ancora a prevalenza maschile
Come ogni anno il Time celebra le Donne dell’Anno, le figure femminili di spicco che contribuiscono a rendere il mondo più equo e inclusivo. Il Magazine ha stilato una lista di 13 donne che include leader, attiviste, artiste e imprenditrici distintesi per impatto sociale, culturale e politico. I criteri si basano su influenza, risultati e capacità di ispirare il cambiamento, mettendo in luce storie di coraggio e determinazione. Tra le premiate spicca Nicole Kidman, icona del cinema internazionale. Oltre alla brillante carriera, l’attrice australiana si impegna attivamente per promuovere nuove registe in un settore ancora a prevalenza maschile: nel 2023, meno del 15% dei film usciti in sala sono stati diretti da donne. Utilizzando il proprio potere da star, Kidman ha sostenuto talenti emergenti come Halina Reijn, regista di Baby Girl. Un'altra figura simbolo è Gisèle Pelicot, 72enne della Provenza, il cui nome è legato a un caso di violenza sessuale che ha scosso l’opinione pubblica. Dopo anni di abusi da parte del marito, ha scelto di rendere pubblico il suo caso, affrontando il processo a viso aperto per spostare la vergogna dai sopravvissuti agli aggressori. La sua coraggiosa decisione l’ha resa un’icona della lotta per i diritti delle donne. La lista include anche Olivia Munn, sopravvissuta al cancro al seno, Fatou Baldeh, attivista contro le mutilazioni genitali femminili, A’ja Wilson, campionessa WNBA impegnata nella parità di genere nello sport, parlando dell'uso della sua piattaforma per sostenere questi principi, e Claire Babineaux-Fontenot, CEO di Feeding America, che ha puntato i riflettori sulla lotta contro la fame negli Stati Uniti.