Martedì 16 Aprile 2024

Un simbolo che sorprende: buono da bere

La mimosa tra mix e fantasia

Il cocktail che prende il nome dal celebre fiore

Il cocktail che prende il nome dal celebre fiore

Fresco, frizzante, sfizioso: sono questi gli aggettivi di un cocktail che per il suo colore prende il nome dal fiore di mimosa ed è praticamente il cugino del Rossini o del Bellini. Non si sa esattamente quando nacque, ma pare che il suo inventore sia stato un bartender del Ritz Hotel di Parigi nel 1925. Una ricetta che in realtà prendeva spunto da un’altra ricetta del 1921, il Buck’s Fizz, inventato al Buck’s Club di Londra e composto da succo d’arancia in minor parte e champagne o vino frizzante. Amato in tutto il mondo e perfetta alternativa ai soliti cocktail per aperitivo, il Mimosa è una bevanda preparata con 7,5 cl di succo d'arancia rigorosamente spremuta fresca e 7,5 cl di Champagne per ogni flute. Si versa prima il succo, poi lo champagne, si mescola con delicatezza e si guarnisce con un twist di arancia. Semplice ed efficace.