Greta Thunberg: l'adolescente che mobilita il mondo per il clima

Greta Thunberg

Greta Thunberg

“State rubando il futuro dei vostri figli. Dovete agire come se la vostra casa fosse in fiamme”

NATA IL 3 gennaio 2003 in Svezia

Il futuro del pianeta sulle spalle di una sedicenne. La giovanissima Greta Thunberg ha scelto di farsi carico di una missione ‘da grandi’, ma che i grandi per troppo tempo hanno trascurato: darsi da fare per fermare il cambiamento climatico. In primo luogo, strigliando i politici. Dopo averlo fatto in Polonia al vertice Cop 24 delle Nazioni Unite e poi al Forum di Davos, la settimana scorsa è tornata a parlare in pubblico, a Bruxelles, dove ha avvisato i ‘potenti’ che se non faranno qualcosa di concreto, saranno «ricordati come i più grandi malfattori di tutti i tempi».

Il suo attivismo inizia a Stoccolma, la sua città. L’estate scorsa, ancora 15enne, dopo una serie di incendi provocati da un’eccezionale ondata di calore, Greta decide di non tornare a scuola in segno di protesta, fino alle elezioni che si sarebbero svolte il 9 settembre. Lo scopo è quello di spronare i politici svedesi a prendere misure contro il cambiamento climatico e chiede al governo di ridurre le emissioni di carbonio come previsto dall’accordo di Parigi. Rimane seduta davanti al parlamento ogni giorno munita di cartellone con sopra scritto ‘sciopero della scuola per il clima’. A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì. Da un po’ di tempo Greta non è più sola. Sono migliaia gli studenti che si sono mobilitati in tutto il mondo seguendo il suo esempio. Gli ‘scioperi del venerdì’, organizzati sui social a suon di hashtag #ClimateStrike e attraverso i gruppi Facebook ‘Fridays for Future’ si sono moltiplicati da Melbounrne a Berlino, da Londra a New York. A Bruxelles, lo scorso 21 febbraio, alla marcia ‘green’ di migliaia di studenti è arrivata dalla Svezia (rigorosamente in treno) anche Greta.

Ha preso la parola al Comitato economico e sociale europeo al quale era presente anche il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. «Gli adulti sperano che i giovani salveranno il mondo, ma non sarà così. Semplicemente perché non c’è abbastanza tempo per aspettare che noi cresciamo e prendiamo in mano la situazione», ha avvisato. «Vogliamo solo che rispettiate l’accordo di Parigi», ha ribadito ai leader europei ricordando l’impegno preso nel 2015 per contenere l’aumento del surriscaldamento globale entro il grado e mezzo. Il tempo è agli sgoccioli e se non si prende sul serio l’emergenza, ha proseguito Greta, «tutto ciò che i nostri leader politici lasceranno in eredità sarà il più grande fallimento nella storia dell’umanità e saranno ricordati come i più grandi malvagi di tutti i tempi perché hanno scelto di non ascoltare e di non agire».

Toni duri come quelli usati a dicembre a Katowice, al vertice delle Nazioni Unite: «Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi», ha accusato i presenti. «Sul clima – ha detto poco tempo dopo al World Economic Forum di Davos – dovete agire come se la vostra casa fosse in fiamme».

Non solo parole. La causa ambientalista è entrata nella sua vita quotidiana: ha smesso di prendere aerei, di mangiare carne e di comprare oggetti nuovi. Ha convinto anche i genitori, la madre cantante d’opera e il padre attore, a diventare vegani. Ma non a supportarla negli scioperi. «E’ normale che non siano d’accordo – ha commentato con la saggezza di un’adulta, in un’intervista alla Cnn – il dovere di ogni genitore è assicurarsi che il proprio figlio vada a scuola». Affetta dalla sindrome di Asperger, non ne fa certo motivo di autocommiserazione. «Per me è un regalo – ha raccontato al Financial Times - se fossi stata come tutti, potrei fare finta di niente. Sarei rimasta bloccata nel social game, a galleggiare nelle convenzioni e nel tran tran. Ma non posso, anche volendolo. La mia sindrome fa sì che io veda il mondo o bianco o nero, senza vie di mezzo».

La forza del suo messaggio è arrivata anche in Italia, dove da qualche settimana gli studenti di diverse città hanno aderito agli scioperi del venerdì e si preparano al grande sciopero globale indetto il 15 marzo in tutte le piazze del mondo. Anche il presidente Mattarella ha recentemente speso parole per lei: «Greta – ha detto - sta sottoponendo le istituzioni europee a una forte sollecitazione sui temi ambientali. Il suo discorso sia una spinta per le istituzioni».