Giovedì 25 Aprile 2024

Alexandria Ocasio-Cortez: la democratica alla conquista dell'America di domani

ocasio cortez

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“Donne come me per la vecchia cultura non dovrebbero candidarsi: questo è solo l'inizio. Nessuno può fermare il popolo”

NATA IL 13 ottobre 1989 a Bronx, New York LAUREA: economia e relazioni internazionali, con lode LAVORO: politica e attivista

A 29 anni Alexandria Ocasio-Cortez è la più giovane, bella, povera e famosa deputata della Camera americana. E' la più seguita, influente, e spiazzante figura politica uscita dalle elezioni del 2018. Non solo perché senza alcuna esperienza, ma forte dei social e del porta a porta nel Bronx e nel Queens, ha polverizzato alle primarie il veterano dei deputati democratici Joe Crowley, ma soprattutto perché anche alle elezioni di novembre ha sbaragliato il suo rivale repubblicano pur avendo un programma definito 'pericolosamente socialista'. Fidanzata discretamente con un ingegnere di computer che le ha dato anche una mano come volontario nella campagna elettorale, Alexandria non è soltanto politica, ma anche un’ottima ballerina con profonda invidia per le altre colleghe democratiche sovrappeso.

Anche se siede in Parlamento solo da poche settimane e le stiliste fanno già la fila per vestirla gratuitamente, la Cortez preferisce abiti semplici e non firmati, ed è già una star 'social' di prima grandezza con decine di migliaia di followers che la imitano anche nei colori delle camicette e nella capigliatura. Amazon ha rinunciato ad aprire un nuovo quartier generale a New York, che avrebbe dato lavoro a 25mila persone, per le proteste locali: mentre tutti i politici della Grande Mela si dispiacevano, soprattutto il sindaco de Blasio e il governatore Cuomo, architetti dell’intesa che avrebbe offerto uno sconto in tasse ad Amazon di 3 miliardi di dollari, AOC (Alexandria Ocasio-Cortez) era raggiante e twittava: «Evviva, nessuno ci può fermare, è il popolo che ha vinto». Ma il suo bizzarro atteggiamento anti-capitalista ha un motivo più profondo. Amazon non ha abbandonato per le proteste locali davvero minime, ma perché non voleva garantire che se qualcuno dei 25mila nuovi dipendenti, si fosse iscritto al sindacato non avrebbe subito rappresaglie o discriminazioni. «Questo è il Bezos pensiero – ha detto Alexandria - ed è contro questi privilegi fiscali promessi a questi miliardari che ci siamo opposti».

Anche a Washington Ocasio è già maestra nello scatenare campagne controverse. Prima ha proposto di tassare i super ricchi con un’aliquota del 75% mentre ai primi di febbraio insieme al senatore democratico del Massachussets, Ed Markey, ha presentato una proposta di legge in Congresso per il Green New Deal, vale a dire la trasformazione dell’intera America attraverso energie rinnovabili con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni entro il 2030. Ma il pacchetto completo è più complesso e prevede un enorme piano di infrastrutture tecnologiche per creare occupazione proprio nei settori dell’energia pulita, scuole gratuite per tutti, il diritto all'assistenza medica per ogni americano e soprattutto un salario federale garantito che assomiglia tanto all’assegno di cittadinanza. La sua agenda dei sogni è stata subito sottoscritta da 60 deputati e 9 senatori tra i quali molti dei candidati dell’asinello alle prossime elezioni presidenziali del 2020, ma non dalla leader della Camera Nancy Pelosi.

Nata nel Bronx da genitori di origini portoricane, con la madre che ha pulito per decenni i servizi igienici, il padre operaio morto di cancro nel 2008, Alexandria è stata costretta a lavorare come cameriera per mantenersi all’università fino alla laurea per poi iniziare la sua attività di community organizer con grande attenzione agli immigrati. Nel 2016 prendendo parte come volontaria alla campagna elettorale di Bernie Sanders ha capito che la politica poteva diventare un suo sbocco.

Schiacciata dalle donazioni ricevute dal suo rivale Crowley, dieci volte superiori alle sue perché sostenuto da tutto l’apparato newyorkese del partito democratico, Alexandria anche con la campagna per #metoo, ha galvanizzato i suoi seguaci sui social, mobilitandoli per una mission impossible che si è rivelata vincente: Crowley è stato demolito nel Bronx e nel Queens dove ha dominato per oltre 14 anni. Lei è diventata immediatamente una star anche se si tiene lontana dai riflettori e dai pettegolezzi.

La destra Usa ne ha fatto uno dei bersagli preferiti e Trump pensava proprio a lei durante il discorso sullo stato dell’Unione quando ha dichiarato «l’America non diventerà mai socialista». Al rivale democratico sconfitto alle primarie, AOC ha detto: «Donne come me, secondo la vecchia cultura, non dovrebbero candidarsi. Ma questa non è la fine, è solo l’inizio perché il messaggio che abbiamo mandato al mondo oggi è che non va bene mettere i finanziatori sempre prima della comunità che devi servire».