Qualità e originalità. I clienti cercano locali innovativi e inclusivi

HostMilano esplora lo stato di salute del settore Food, evidenziando come l'export sia in crescita e come i consumatori siano sempre più informati e interessati a innovazioni su ricette e sapori. Il delivery viene percepito come 'gourmet, pratico e sicuro' e supportato da macchinari e prodotti sempre più smart.

Qualità e originalità. I clienti cercano locali innovativi e inclusivi
Qualità e originalità. I clienti cercano locali innovativi e inclusivi

di Mariachiara Rossi

Qual è lo stato di salute del settore Food? Come crescono i consumi degli italiani fuori casa? Quali sono le principali tendenze del momento? HostMilano grazie agli oltre 2.000 espositori, dei quali il 40% internazionali, sonderà il polso della situazione, individuando zone critiche e in via di espansione. Risulta positivo già in partenza il quadro italiano legato all’export.

Infatti, sebbene negli ultimi mesi ci sia stato un calo percentuale da imputare all’inflazione "nei primi cinque mesi del 2023 il Food ha prodotto esportazioni per 25 miliardi di euro, vale a dire il 7,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2022" ha affermato Matteo Zoppas, nuovo presidente dell’Ice, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Inoltre, secondo uno studio realizzato da Circana, azienda nata dalla fusione tra Information Resources, Inc e il gruppo Npd, gli acquisti fuori casa legati alla ristorazione in Italia hanno raggiunto a giugno i 66 miliardi di euro annui e nonostante l’attenzione per l’aumento dei prezzi resti alta, solo un consumatore su 10 ha dichiarato di avere avuto qualche difficoltà, mentre la maggior parte non ha cambiato le proprie abitudini. Il report evidenzia la crescita del "senso di comunità anche fuori casa tra i consumatori".

Sebbene la ristorazione in Italia sia percepita ancora come troppo tradizionale (36%), il consumatore è sempre più informato e vede ciò che accade all’estero dove la contaminazione tra cucine divere è forte. Così il 48% dei consumatori italiani si aspetterebbero innovazioni su ricette e sapori. Non solo. Il 72 per cento vuole che i ristoranti siano inclusivi e soddisfino anche chi ha diete o esigenze alimentari, il 56% pensa che la tecnologia aiuti, il 40%, grazie alle app e al digital.

L’innovazione è anche contaminazione, ibridazione e offerta originale. Cresce quindi in parallelo la domanda di attrezzature flessibili e multifunzione come forni combinati e griglie piane, oltre ad attrezzature specializzate come wok, forniture per sushi, griglie ’robata’, forni tandoori e piastre per crèpes.

La voglia di esperienza come si sposa con il caro vita che grava sugli italiani? I clienti sono attenti ma adottano strategie per mantenere costante la quota di reddito dedicata ai ristoranti che non sono in cima alla lista delle rinunce. Anzi, in media 3 italiani su 4 sono disposti a pagare di più per avere più innovazione nella ristorazione.

Un valido esempio è l’evoluzione del food delivery, che in manifestazione sarà rappresentato da diversi tra i più significativi top player: non più percepito semplicemente come ’buono e veloce’, ma anche e soprattutto come ’gourmet, pratico e sicuro’, il delivery è supportato da macchinari e prodotti sempre più smart, fino all’intelligenza artificiale che progetta nuove ricette sulla base dei consumi.