Domenica 10 Novembre 2024
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Attenzione alle truffe online. Traffico da 19 milioni di euro

Vademecum / Telefonate e sms sospetti: trappole a schemi ricorrenti. Ecco come ci si può difendere

Le truffe online sono il lato oscuro del progresso tecnologico

Le truffe online sono il lato oscuro del progresso tecnologico

Quello delle truffe sul mondo del web, o in generale il mondo legato ai dispositivi elettronici di ultima generazione, è il lato oscuro del progresso tecnologico. Si tratta, per certi versi, di un binario simile, rispetto a quello che spesso conduceva (e conduce tutt’ora) su indirizzi web poco affidabili, che “infettano” il nostro computer. Ma le truffe “moderne” hanno – purtroppo – una marcia in più, e oggi ci cercano attivamente, sotto forma di mail di telefonate, o perfino di messaggi. L’errore fatale è quasi sempre lo stesso: basta un click su un link e cominciano i problemi. Per non parlare di quando, malauguratamente, dopo quel click (o in risposta a una mail) immettiamo dei dati personali. Ma, in quel caso, conviene affidarsi immediatamente alla Polizia postale. Per arrivare al punto di non ritorno è necessario quindi tenersi aggiornati sui tempi che corrono, e sul modus operandi che, pur cambiando, conserva degli schemi riconoscibili. Le mail, ad esempio, restano un caso eclatante, che spesso non superano il “vaglio” della lingua italiana. Si presentano come un approccio formale di un qualche ente, ma l’italiano è incerto, tutt’altro che formale. Se poi anche la grafica e l’indirizzo mail non convincono, è meglio contattare le autorità, o lo stesso ente, affidandosi però al sito ufficiale ed ai contatti in esso riportati. La Polizia postale, nel 2023, ha indagato su più di 16mila truffe, per traffici che in totale hanno superato i 19 milioni di euro. Il commercio on-line è stato tra i settori più controllati, ma le contromisure da adottare sono simili a quelle per le mail: attenta verifica dell’indirizzo mail, del testo e dell’aspetto grafico. D’altronde, il caso più diffuso è quello di una consegna in ritardo, segnalata spesso anche attraverso SMS, con la richiesta di aprire un link (il famoso click fatale). Ogni acquisto on-line, va infatti monitorato esclusivamente su siti ufficiali, che rendono sicuro anche il pagamento. Si configurano diversamente, invece, le “trappole” via Whatsapp, che alle volte puntano sul piano affettivo. Dunque meglio tenersi alla larga da malintenzionati che esordiscono col classico “Mamma sono senza telefono, il mio si è rotto. Puoi mandarmi un Whatsapp a questo numero?”. E allo stesso modo, attenzione agli “affari” improbabili, come valutare un prodotto mediante un link, con la promessa di denaro in cambio. Per ogni dubbio, è costantemente attivo il Commissariato on-line della Polizia postale, che al fianco della Federconsumatori è sempre pronta a tutelare il cittadino.