
Un gesto volontario che sostiene centinaia di progetti ogni anno in ambiti cruciali
Tutti sanno che il 5×1000 “non ti costa nulla”. Ma pochi sanno davvero cosa succede dopo quella firma che sembra così semplice. Innanzitutto, i fondi non arrivano subito: chi firma oggi permetterà all’organizzazione scelta di ricevere i soldi – forse – tra due anni, mentre nel frattempo le realtà del Terzo Settore devono anticipare costi, fare piani e sperare che lo Stato rispetti le scadenze. Ma c’è di più: se l’organizzazione che hai indicato non ha presentato domanda quell’anno, anche se hai scritto correttamente il suo codice fiscale, non riceverà un centesimo. A volte per distrazione, a volte per burocrazia, a volte per un cambio interno: il risultato è che la tua scelta può diventare inutile. E poi c’è il tema della visibilità: le grandi organizzazioni ricevono più soldi anche con meno firme, perché le cosiddette firme “in bianco” (quelle senza codice fiscale specificato) vengono redistribuite in base alla popolarità di chi ha già ottenuto più adesioni. Così, chi è già famoso riceve di più, mentre migliaia di realtà più piccole – seppur meritevoli – restano escluse. Basti pensare che ogni anno oltre 70.000 enti sono iscritti al 5×1000, ma solo una minoranza comunica davvero il proprio codice o racconta come userà quei fondi. Per molte realtà, il 5×1000 è una formalità; per i cittadini, una scelta fatta al buio. Eppure, non dovrebbe essere così. Perché comunicare il 5×1000 non significa chiedere l’elemosina, ma costruire un patto di fiducia tra chi firma e chi riceve. Il donatore di oggi vuole sapere, capire, vedere i risultati. E ha tutto il diritto di farlo. Il 5×1000 può essere una leva fondamentale per il bene comune, ma solo se ci sono trasparenza, consapevolezza e visione. Non è solo una firma: è una scelta che può cambiare davvero qualcosa. Anche se – paradossalmente – il cambiamento arriverà solo tra due anni. E allora vale la pena fermarsi un momento, informarsi, chiedere, capire a chi si sta affidando quella piccola ma potentissima percentuale. Perché ogni firma ha un valore concreto. E, se ben spesa, può trasformarsi in scuola, salute, cultura, diritti. Scegliere consapevolmente il proprio 5×1000 è uno dei gesti più semplici e, allo stesso tempo, più rivoluzionari che possiamo fare. Non servono supereroi per cambiare le cose: basta una firma fatta con consapevolezza. Dietro ogni codice fiscale c’è una missione, una storia, un progetto che merita attenzione. Il 5×1000 non è un atto di carità, è un investimento nel tipo di società che vogliamo costruire. Più conosci, meglio scegli. E ogni scelta consapevole è già un cambiamento. Scegliere a chi destinare il 5×1000 è un piccolo gesto, ma può lasciare un’impronta enorme.