
Grazie alla Fondazione c'è stata la creazione di screening preventivi
Il diabete di tipo 1 non ha nulla a che fare con il più conosciuto e diffuso diabete di tipo 2. Si tratta di una malattia autoimmune, che non dipende dallo stile di vita e può venire a chiunque sia predisposto. Nella persona colpita le cellule del pancreas che producono insulina vengono distrutte dal sistema immunitario impazzito, in un lungo processo silenzioso e senza sintomi. Alla fine, il corpo non è più in grado di produrre l’insulina, l’ormone che ci tiene in vita permettendo di trasformare in energia ciò che ingeriamo. Il diabete di tipo 1 colpisce in Italia circa 250 mila persone, la malattia insorge nel 50% dei casi nei bambini, anche molto piccoli. L’unico modo per rimanere in vita dopo l’esordio è iniettare l’insulina molte volte al giorno e ancora più spesso controllare la glicemia.