
associazioni che si occupano della tutela e rivalutazione dei beni culturali
Ormai tutti conoscono il 5x1000. Quando arriva questo momento dell'anno è un argomento particolarmente di attualità soprattutto vista la grande quantità di campagne pubblicitarie che le varie associazioni mettono in campo per cercare di reperire fondi preziosi per dare continuità al loro lavoro. Ma tornando indietro nel tempo: quando è nato il 5x1000? E quale è stata la sua evoluzione normativa nel corso degli anni? Non tutti lo sanno o lo ricordano, ma questo contributo – senza costi aggiuntivi per il contribuente – è stato istituto nel 2006 ed è quindi prossimo a festeggiare i suoi primi 20 anni di attività. Nel dettaglio la misura fiscale venne introdotta sperimentalmente dai commi 337-340 dalla legge 23 dicembre 2005 n. 266 con la legge Finanziaria del 2006. La risposta degli italiani fu sorprendente con circa 16 milioni di cittadini che hanno messo la firma in favore del settore del no profit, per un totale di 345 milioni di euro. Con gli anni il 5x1000 si è evoluto e ha allargato il proprio raggio di azione, includendo nuovi enti beneficiari tra cui organizzazioni sportive dilettantistiche, associazioni che si occupano della tutela e rivalutazione dei beni culturali e paesaggistici e ha visto crescere anche il tetto massimo da 250 a 400 milioni. Un altro step molto importante si deve alla legge n.190 del 23/12/2014 che ha stabilizzato – a partire dall'anno successivo – il 5x1000 che di fatto è diventato un importante strumento di finanziamento del volontariato e del non profit in Italia.