
Destinare il 5×1000 alla ricerca scientifica è un piccolo gesto che accende cambiamenti
Destinare il 5x1000 alla ricerca scientifica è una scelta di grande responsabilità e consapevolezza, un gesto concreto che ciascun cittadino può compiere per contribuire attivamente al progresso della medicina, all’innovazione tecnologica e al miglioramento della qualità della vita per migliaia di persone. Non si tratta di una donazione aggiuntiva, ma di una piccola quota dell’IRPEF – lo 0,5% – che ogni contribuente ha la possibilità di destinare, in sede di dichiarazione dei redditi, a enti, fondazioni e istituzioni che operano in ambito scientifico e sanitario, in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie. Negli ultimi anni, grazie al 5x1000, sono stati finanziati centinaia di progetti di ricerca su tutto il territorio nazionale: progetti spesso condotti all’interno di ospedali pubblici e privati, IRCCS, centri di eccellenza, laboratori scientifici e fondazioni che collaborano attivamente con università e istituzioni accademiche, sia italiane che internazionali. I risultati di queste ricerche sono tangibili e trasformativi: nuove terapie per malattie rare, oncologiche, neurologiche o infettive; vaccini sperimentali; percorsi riabilitativi più efficaci; e ancora protocolli clinici aggiornati, capaci di ridurre i tempi di diagnosi e aumentare le probabilità di successo terapeutico. La recente emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 ha dimostrato in modo evidente quanto sia fondamentale investire in ricerca scientifica, soprattutto in ambito biomedico e sanitario. Le conoscenze acquisite, i modelli di risposta rapida, lo sviluppo di vaccini e trattamenti in tempi record sono stati possibili grazie a decenni di investimenti nella scienza. In questo contesto, il 5x1000 ha rappresentato un canale fondamentale per sostenere laboratori, cliniche e centri di studio impegnati nella lotta contro il virus e nel contenimento delle sue conseguenze più gravi. Ogni firma raccolta è un contributo reale: può servire a finanziare una borsa di studio per un giovane ricercatore, acquistare nuove apparecchiature per la diagnostica, sostenere uno studio clinico, avviare un progetto sperimentale, pubblicare i risultati di una scoperta o collaborare con enti internazionali. E, soprattutto, può significare una nuova speranza per chi combatte ogni giorno contro una malattia. Donare è semplice: al momento della dichiarazione dei redditi, è sufficiente firmare il riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica” e inserire il codice fiscale dell’ente che si desidera sostenere.