Lunedì 22 Aprile 2024

Boom del vigneto Marche negli States

+40% nel 2018

Alberto Mazzoni

Alberto Mazzoni

IESI (Ancona), «CON PROWEIN (Duesseldorf, 17-19 marzo) si è aperta la stagione di promozione del vigneto Marche, che lo scorso anno ha registrato una crescita in valore dell’export enologico del 9,5%, circa il triplo della media nazionale». Lo ha detto il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni (nella foto), secondo cui «dopo ProWein sarà Vinitaly il nostro hub per l’internazionalizzazione di un prodotto che, secondo l’Istat, vale 57 milioni di euro di vendite all’estero. E sarà l’occasione per riscontrare gli effetti della promozione attuata negli ultimi anni (Ocm e Psr) in rapporto alla crescita del nostro vino nel mondo attraverso uno studio affidato a Nomisma Wine Monitor». Ancora una volta unite sotto il segno della promozione del prodotto enologico regionale, le Marche si sono presentate a ProWein con una collettiva di 35 produttori che ha riunito le aziende dei 2 consorzi regionali (Imt e Consorzio vini piceni) e rappresentato tutte le 20 Doc marchigiane; si sono aggiunte altre 23 imprese socie Imt che hanno partecipato con stand propri. Stando ai dati Istat, la buona performance del vino marchigiano è sostenuta dai mercati extra-europei che, nel corso del 2018, hanno aumentato la domanda di oltre il 20%. A trainare la volata dell’export, gli acquisti dagli Stati Uniti che, in aumento di oltre il 40% sul 2017, rappresentano da soli circa un terzo delle vendite fuori dall’Ue e soffiano alla Svezia (in contrazione) il podio dei top importer.