L'Aglianico rivela il gusto della Lucania

Bruno Vespa

Bruno Vespa

CONFESSO che quando, fino a vent’anni fa, mi arrivavano bottiglie lucane – anche di grande nome – le assaggiavo con qualche difficoltà. Troppo imponenti, troppo potenti erano quei vini. E per dirla tutta, troppo poco bevibili. Un vino si deve bere con gusto. Se ti arriva in bocca qualche cosa di pesante, il gusto si attenua. Ma da tanto tempo, ormai, le grandi cantine lucane fanno vini bevibilissimi, oltre che di grande qualità. Prendiamo una cantina storica, la Paternoster, attiva fin dal 1925. Il campione di casa, chiamato Don Anselmo in onore del fondatore e Aglianico in purezza, fa seguire al gran profumo una profondità seducente ma controllata, risultando un vino di grande charme. Il Rotondo, presentato come Aglianico della nuova generazione, ha in effetti un gusto più morbido, ma pur essendo un eccellente compagno per piatti impegnativi si ferma prima della vetta raggiunta dal Don Anselmo. Molto divertente e piacevolissimo il Barigliott, che onora il rapporto tra qualità e prezzo. Fossimo in Emilia sarebbe una variazione più impegnativa del Lambrusco, ma poiché siamo in Lucania è un gigante che ride.

GIURATRABOCCHETTI (famiglia di notai) è orgoglioso dei risultati prodotti dalle ricerche sull’Aglianico del Vulture, vino duro e potente che la moderna enologia ha ammorbidito rendendolo più idoneo anche al gusto internazionale. Nella nostra valutazione si contendono il primo posto La Firma (Aglianico), pieno e baritonale con un bel retrogusto, e il Sigillo (Aglianico anch’esso), pieno e gratificante, profumo profondo sapore molto autorevole. L’Autentica è un vino dolce, avvolgente, sperimentato magnificamente con dolci secchi pugliesi. Una delle migliori testimonianze della nuova enologia lucana viene dal Serpara dell’azienda lucana Terre degli Svevi. È infatti un vino morbido senza tradire la tradizionale austerità della casata. Più vicino alle tradizioni territoriali è l’Aglianico del Vulture Re Manfredi, profondo e autorevole, si segnala agli appassionati del genere forte per l’esplosione di tannini. Ottimo vino estivo, piacevolmente aromatico per questa stagione, è il Bianco Re Manfredi, mentre piacevolissimo e ottimo nella sua categoria il Rosato Re Manfredi.