Venerdì 19 Aprile 2024

I coltivatori eroi della Valle d'Aosta

Bruno Vespa

Bruno Vespa

ONORE a Costantino Charrère, il più grande e prestigioso vignaiolo privato della Valle d’Aosta. In questa piccola regione gli ettari vitati sono soltanto cinquecento. Perciò, solo di recente alcuni coraggiosi coltivatori hanno infranto il fatale monopolio delle cooperative, costrette a mettere insieme piccolissime provviste di uva. Ancora oggi è difficile trovare cantine che superino le trentamila bottiglie. Charrère è un eroe non tanto perché ormai sfiora le duecentomila quanto per la qualità indiscutibile dei suoi prodotti. «Faccio il vino perché ho deciso di riprendere i valori della valle e della nostra comunità montana» disse Costantino a Oscar Farinetti che era andato a trovarlo per il suo libro sui grandi del vino. Vigne splendide che guardano i ghiacciai e il beneficio che se ne trae ammirando il panorama non è soltanto spirituale. Il vino più premiato dell’azienda Les Crêtes resta lo Chardonnay Cuvée Bois di cui ricordo l’annata 2009: profumo deciso e inconfondibile, sapore garbato con un buon retrogusto. Ma lo Chardonnay di base con il suo intenso profumo e un bel sapore rotondo va segnalato per il buon rapporto tra qualità e prezzo. L’amore di Charrère per la sua terra si vede dalla cura con cui realizza il Fumin, robusto rosso autoctono in purezza dal sapore deciso.

UN ALTRO BENEMERITO produttore è Grosjean, cantina tenuta da cinque fratelli, con 120mila bottiglie di produzione. Il vino che mi colpì di più in passato è il Torrette Supérieur a base di Petit Rouge: il più morbido e accattivante della Cantina con tannini garbati ed un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Da segnalare, tuttavia, i campioni di casa : un Fumin Vigne Rovettaz, intrigante con un bel sapore alto, pastoso e con un bel retrogusto. Di Anselmet (centomila bottiglie prodotte), due sono i vini del nostro cuore: lo Chardonnay Élève en Fut de Chene che fin dalla giovane età lascia fluire la sua eleganza prorompente e il Gewürztraminer Stephanie che nonostante l’alta gradazione, è di grande bevibilità unendo struttura e autorevolezza. Da segnalare infine La Crotta di Vegneron celebre per il suo grande Chambave Moscato Passito Prieuré dal profumo intenso, inebriante e persistente.