Storia del Marsala, l'oro della Sicilia

Bruno Vespa

Bruno Vespa

A 150 ANNI dallo sbarco dei Mille a Marsala si fece un gran parlare, com’era giusto, di Garibaldi. Ma non fu colta appieno l’occasione per ricordare lo straordinario vino che porta il nome della città. Quasi un secolo prima che il generale sbarcasse in Sicilia, nel 1773, il commerciante inglese John Woodhouse aveva deciso che il Marsala facesse concorrenza ai più noti vini analoghi già famosi in Spagna e in Portogallo. In seguito, gli inglesi estesero i loro interessi terrieri in Sicilia, la repressione ordinata da Nino Bixio a Bronte per sedare la rivolta filo borbonica dei contadini subito dopo lo sbarco, fu motivata anche dagli eccellenti rapporti che Garibaldi aveva con l’Inghilterra. Nel 1833 Vincenzo Florio avviò la prima industria vinicola italiana in quella che era diventata una colonia britannica. Il suo Marsala diventò subito un notevolissimo prodotto, la Casa Florio acquistò la meritata celebrità e la bellissima Donna Franca, la regina della mondanità palermitana resa immortale da un sensualissimo ritratto di Giovanni Boldini, ne è diventata per sempre il simbolo.

SI CAPIRÀ DUNQUE l’emozione che provai anni fa assaggiando una bottiglia di Marsala Florio del 1960, anno del centenario dello sbarco garibaldino e, molto più modestamente, del mio fanciullesco avvio in questo mestiere. Il vino era perfetto, bastavano poche gocce a fine pasto per dare senso all’intera serata. Se fate parte di quella schiera purtroppo minoritaria d’italiani che servono col dessert un vino dolce, per una volta portate in tavola un grande Marsala. Sorprenderete i vostri ospiti. Il Marsala ha rovinato il proprio patrimonio dopo la Prima guerra mondiale, quando invase il mercato con prodotti dozzinali. Fu allora che Salvatore Amedeo chiuse la sua azienda. Gran vignaiuolo garibaldino, l’aveva aperta prima dell’Unità d’Italia facendo un Marsala sopraffino. Non accettò il degrado del nome e piantò tutto. Marco De Bartoli comprò dagli eredi alcune riserve storiche e mi mandò, due anni prima di morire, un nettare del 1860, magnificamente ‘restaurato’. Parlando di storia, non possiamo non ricordare quella delle Cantine Pellegrino che ha inizio nel 1880, sempre a Marsala: il notaio e viticoltore Paolo Pellegrino, con l’aiuto del figlio Carlo, fondò la casa dotandola del suo primo stabilimento. Le Cantine Pellegrino sono diventate una delle più importanti aziende enologiche di Marsala.