Venerdì 19 Aprile 2024

Sting, star internazionale devota al Brunello

Il cantante inglese ha disegnato la piastrella celebrativa

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MONTALCINO (Siena) ‘MESSAGE in a bottle’ canta Sting nella bomboniera del teatro degli Astrusi di Montalcino. Sul palco un emozionato presidente del Consorzio del Brunello, Patrizio Cencioni, assieme alla moglie del cantante inglese, Trudie Styler, qui nel ruolo della castellana. Il castello è il Palagio, la tenuta nel Valdarno dove la coppia da 20 anni produce vino, con un marketing sonoro garantito dalle melodie dell’evergreen cantante inglese. Sting, che si confessa «devoto al vino del Belpaese», ha disegnato la formella che celebra sul muro del Comune l’annata 2017 del Brunello (che sarà 4 stelle su 5, nonostante gelo primaverile e siccità estiva). È la festa del vino-simbolo dell’Italia sui mercati internazionali, il più esportato (il 75% della produzione, Usa primo mercato) e che adesso va sul mercato con le annate 2013 per il Brunello, 2012 per la Riserva e 2016 per il Rosso di Montalcino. Il Brunello non è solo un vino e una denominazione. È un piccolo grande miracolo enologico italiano, una fiorente economia che ha reso ricco questo territorio, davvero il triangolo d’oro dei vino italiano stretto tra Montepulciano col suo Nobile, il Chianti Classico e l’emergente territorio della Val d’Orcia. Qui il vino fattura (dati 2017) 180 milioni di euro, con 9 milioni di bottiglie di Brunello prodotte e 4,6 di Rosso, in linea col 2016. Numeri importanti che vanno di pari passo con la incredibile rivalutazione dei vigneti Docg che, secondo stime del sito winenews.it, ha fatto +4.505% negli ultimi 50 anni, con quotazioni che hanno raggiunto nelle ultime compravendite i 700.000 euro/ettaro. Qui le vigne (il Brunello è 100% sangiovese) non sono d’oro ma di platino, curate come giardini, e il territorio ha fatto della sostenibilità e dell’ecologia il suo must. Il turismo del vino macina cifre da record (1,5 milioni di turisti nel 2017, +25% sul 2016, con 150.000 pernottamenti, +11%) e i tanti stranieri che vivono e lavorano nella patria del Brunello ne fanno un esempio di integrazione. Tra un assaggio e l’altro si scopre che il Brunello è anche tra i rossi più comprati on line (al secondo posto), ma diventa il primo se si considera il segmento dei vini ultra-premium e luxury (quelli oltre i 25 euro a bottiglia).