«Spumanti vini ideali non solo per brindisi»

Claudia Nicoli degustatrice Ais

Claudia Nicoli

Claudia Nicoli

BOLOGNA, DURANTE le feste gli spumanti sono vini ideali per il brindisi, ma non solo. A guidarci nella scelta della bollicina perfetta, da vitigni solo italiani, nei menù di Natale e della vigilia è Claudia Nicoli (nella foto), Ambasciatrice italiana dello Champagne, Donna del Vino, Sommelier, degustatrice ufficiale e relatrice Ais.

Come abbiniamo un antipasto, ad esempio con salmone affumicato? «Penserei a un vitigno autoctono piemontese come l’Erbaluce di Caluso. Uno spumante elegante, dal bouquet fruttato e aromatico. Anche un ultra brut».

Passiamo ai tradizionali brodi e a piatti come tortellini e cappelletti. «Abbiamo struttura, ma anche una tendenza dolce. Direi un vino di spiccata freschezza e mineralità, come quella di un brut metodo classico, da Ribolla Gialla friulana».

E se nel primo piatto abbiamo pesce? «Un vino eclettico come il Verdicchio spumante brut. Per i secondi, invece, come calamari ripieni, un polipo in umido, o un’anguilla al tegamaccio, ci spostiamo su un rosé, un brut metodo classico da Nerello Mascalese siciliano, struttura e leggiadria, a un tempo».

Anche alle carni possiamo accostare bollicine? «L’abbinamento tradizionale, ad esempio a cotechino e zampone, è un Lambrusco spumante, ma per variare, sono interessanti anche due tipi di metodo classico rosé: Sangiovese di Romagna, con più struttura, o Cannonau di Sardegna, di notevole complessità».

Bollicine per il dolce. «L’abbinamento classico al panettone è il Moscato d’Asti, ma il panorama italiano è vasto. Per dessert con creme e cioccolato, sono interessanti un Recioto della Valpolicella spumante o una Vernaccia di Serrapetrona».