Lunedì 22 Aprile 2024

Cantina della Volta e quel Rosé "democratico"

Lorenzo Frassoldati

Lorenzo Frassoldati

«IL VINO non è una formula matematica, è frutto di attenta ricerca e smodata passione». Le ‘smodate passioni’ di Christian Bellei sono due: le bollicine metodo classico e le uve Sorbara. Qui, tra le nebbie della Bassa modenese, sulla sponda destra del Secchia, Christian ha raccolto l’eredità del padre Giuseppe nella ‘sua’ Cantina della Volta in quel di Bomporto. Di padre in figlio stessa passione: usare il più acido, scontroso dei lambruschi per creare eleganti bollicine di territorio, dimostrare che sul Sorbara si può costruire uno ‘champagne all’emiliana’. Testardaggine e un pizzico di follia: sembrava un azzardo, invece le sue bollicine sono finite subito nelle carte dei ristoranti stellati a fare concorrenza agli altri blasonati spumanti di casa nostra, i Trentodoc, i Franciacorta, l’Oltrepò pavese. Non solo. Sulle colline di Riccò di Serramazzoni, a 650 metri di altezza, Christian coltiva chardonnay e pinot nero (le basi dello champagne) con metodo bio per produrre bolle di altissima qualità della linea ‘Il Mattaglio’ (sui lieviti 24, 36 e anche 48 mesi). Della linea tradizionale da provare il lambrusco Rimosso, rifermentato in bottiglia sui lieviti, spuma generosa e bouquet intenso di fragoline di bosco e ribes. Ma il piacere estremo arriva col Rosé 2013, non un rosato ma un rosa tenue, un metodo classico inebriante, un sorso fine e tagliente che lascia una bocca magra e freschissima. Da provare sui crudi di pesce ma anche su salumi e gnocco fritto perché la bolla emiliana è ‘democratica’, si sposa con tutto. In enoteca sui 22-25 euro. Rosé 2013, Cantina della Volta Info: www.cantinadellavolta.com