Mercoledì 24 Aprile 2024

Frescobaldi porta l'arte tra i vigneti di Montalcino

Tiziana Frescobaldi (a sinistra)

Tiziana Frescobaldi (a sinistra)

MONTALCINO (Siena), TORNANO A CASA, nella tenuta CastelGiocondo di Montalcino ovvero il luogo che le ha ispirate, le tre opere d’arte che hanno partecipato alla quarta edizione del premio Frescobaldi. «Dedicheremo un ampio spazio – spiega Tiziana Frescobaldi, ideatrice del premio – nell’edificio principale della tenuta: la collezione si arricchisce di tre lavori importanti e significativi realizzati da Sonia Kacem, Francesco Arena e Claudia Comte». Arte e vino, un matrimonio possibile. A riaffermarlo ci pensa da settecento anni la famiglia Frescobaldi, un nome noto nel mondo per i vini provenienti dalle diverse tenute di proprietà. Sin dal Rinascimento i Frescobaldi si sono impegnati in tal senso, mecenati di artisti quali Brunelleschi, Donatello e Artemisia Gentileschi. Questa antica vocazione è stata ripresa da Tiziana Frescobaldi che, avvalendosi della collaborazione del critico e storico dell’arte Ludovico Pratesi, a partire dal 2012 ha istituito il premio Artisti per Frescobaldi. A cadenza biennale, due artisti provenienti da uno stesso Paese a cui si aggiunge un italiano vengono invitati nella Tenuta CastelGiocondo a Montalcino per creare un’opera d’arte ispirata al luogo e anche un’etichetta per 999 bottiglie numerate. Tutte le opere prodotte vanno ad arricchire il museo a cielo aperto interno alla tenuta stessa. Dopo Italia, Germania e Stati Uniti, quest’anno è stata la volta della Svizzera.

A CONTENDERSI il premio Sonia Kacem, Claudia Comte oltre all’italiano Francesco Arena. I tre artisti hanno rappresentato il mondo del vino e le sue tradizioni in modo originale e differente. Se Claudia Comte ha interpretato la tradizione del modernismo in chiave contemporanea, Francesco Arena e Sonia Kacem si sono interrogati sulla relazione con la materia, con un linguaggio astratto ricco di suggestioni. Tra le tre opere ha vinto quella firmata da Sonia Kacem. La giuria, composta da Hans-Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra), Elena Filipovic (direttrice della Kunsthalle di Basilea) e Andrea Viliani (direttore del Museo Madre di Napoli), ha scelto l’opera dell’artista «per l’utilizzo di materiali naturali connessi alla terra e per la personale reinvenzione di tecnologie artigianali tradizionali». «Sono molto grata – ha sottolineato Tiziana Frescobaldi – agli artisti che hanno preso parte alla quarta edizione del nostro premio. Ora tutte le dodici opere della collezione offrono al visitatore una visione precisa di CastelGiocondo e in generale del mondo del vino, della sua complessità». « La giuria – ha sottolineato il curatore Ludovico Pratesi – ha premiato un’opera significativa sia a livello formale che simbolico, realizzata dall’artista più giovane dei tre ma già consapevole della qualità del suo lavoro».