Mercoledì 24 Aprile 2024

La nuova cantina è un'architettura scavata nell'argilla blu

Masseto di Bolgheri

La nuova cantina è un'architettura scavata nell'argilla blu

La nuova cantina è un'architettura scavata nell'argilla blu

SCAVATA nelle profondità dell’antica argilla blu su cui sorge il vigneto, inaugurata nuova cantina a Masseto di Bolgheri (Livorno), tenuta controllata dalla famiglia Frescobaldi. La cantina (nella foto) è omaggio fisico e simbolico alla storia e alla rapida evoluzione della tenuta. «Questa cantina rende omaggio al passato, al presente e al futuro del Masseto, celebrando l’incredibile storia di un vino nato quasi per caso» ha dichiarato il Ceo di Masseto, Giovanni Geddes da Filicaja. «Abbiamo dedicato anni alla pianificazione e alla costruzione della casa ideale per Masseto. Luogo frutto di trent’anni di esperienza, dove ogni dettaglio è stato studiato con dedizione per soddisfare le precise esigenze del nostro team di enologi». Nell’edificio interrato, che ricorda i templi sacri dell’antichità, l’impatto tecnologico è stato ridotto al minimo. «Qui nulla manca o supera il necessario,» ha raccontato Axel Heinz, direttore di Masseto, sottolineando che lo stile di vinificazione della Tenuta, connubio di austerità, modernità e tradizione, resterà rigorosamente inalterato. «Fare vino per noi significa limitare i processi, ridurre gli interventi, in linea con la filosofia ‘less is more’».

PROGETTATO dagli architetti Hikaru Mori e Maurizio Zito, l’edificio rafforza l’identità del Masseto, discreta e possente. Solo il basso profilo dell’area di ricezione delle uve e della vecchia casa di Masseto, oggi restaurata, emergono dalla collina. Studiata per ospitare un ciclo produttivo a caduta e protetta dalle naturali proprietà isolanti dell’argilla blu, la cantina è in perfetta simbiosi con le colline e il vigneto circostanti. La cornice architettonica della cantina è stata realizzata con calcestruzzo gettato in opera. All’interno predominano linee nette in vetro e acciaio, bilanciate dalle lunghe file di botti di rovere. Le vaste superfici ruvide e intagliate sono il simbolo del processo estrattivo da cui è nata l’opera, mentre le aperture nelle pareti lasciano intravedere i profili verticali dell’inconfondibile argilla blu che contraddistingue il suolo di questo vigneto. Il cuore della struttura è occupato dalla prestigiosa cantina dei vini della Tenuta, il Caveau Masseto. Qui, in condizioni perfette, sono conservate bottiglie di ogni annata dal 1986. L’annata 2018 è stata la prima a essere vinificata in questa cantina dalla nuova enologa Eleonora Marconi. Il Masseto è a poca distanza da Bolgheri, è un vino nato quasi per caso. Il potenziale del pendio su cui oggi sorge la vigna si intuì solo negli anni ‘80, quando, a dispetto di ogni pronostico, consiglio e tradizione locale, vennero impiantate le prime viti.