Il boom delle enoteche

Guida di Slow Food I 3 premi speciali ai viticoltori

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ROMA LA CRESCITA è rilevante, a doppia cifra. Tanto che, nell’era degli e-commerce e degli acquisti sul web, si può parlare di boom: un’indagine di Coldiretti e della Camera di commercio di Milano rivela che il numero di enoteche è aumentato del 13% negli ultimi cinque anni, fino ai 7.300 negozi di fine 2017. Insomma, nuove oasi del vino – sotto questa voce s’inseriscono tutti i locali in cui si effettua la vendita specializzata – nascono lungo tutta la Penisola. «È una decisa svolta verso la qualità», la premessa di Coldiretti. Che precisa. «Il vino è ormai espressione culturale da condividere con amici e parenti». I tre capoluoghi con il più alto numero di punti vendita sono Napoli con 546, Roma con 482 e Milano con 264. Ma le città in cui si registra la crescita maggiore – se il confronto si allunga a otto anni fa – sono Bologna (+170%), Foggia (+68%), Verona (+66%), Cuneo (+65%), Messina e Milano (63%). Forte è la presenza femminile, con le donne alla guida di più di un’enoteca su quattro (27%), mentre il 12% delle attività è gestito da giovani soprattutto al Sud, con punte del 25% a Taranto e del 20% a Catania e Palermo.

«QUEL CHE notiamo noi – spiega Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, associazione delle enoteche italiane – è che ci sono vivacità e un crescente interesse per il settore, soprattutto da parte dei giovani. Stanno aprendo diversi bistrot e wine bar, tipologie di locali che riscuotono sempre più consensi». Vuol dire che attraverso il vino nascono nuove opportunità imprenditoriali e che – se l’angolo visuale è quello della clientela – l’abitudine del consumo consapevole e di prodotti di qualità è sempre più diffusa. «Il vino – continua la Coldiretti – è diventato l’emblema di uno stile di vita lento, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol». Lo dimostrano – precisa l’associazione – anche il boom dei corsi per sommelier e il numero crescente di giovani che vuole essere informato sulle caratteristiche dei vini. Non solo. «Cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole con la proliferazione di wine bar e un vero boom dell’enoturismo, che oggi genera un indotto turistico di quasi 3 miliardi di euro l’anno e ha conquistato nell’ultima manovra il suo primo storico quadro normativo». Nell’ultimo anno 16,1 milioni di italiani hanno partecipato ad eventi, sagre e feste locali legate in qualche modo al vino. Ma c’è un ultimo tassello: «È in atto – continua la Coldiretti – una rivoluzione sulle tavole degli italiani con i consumi di vino che, dopo aver raggiunto il minimo a 33 litri pro capite nel 2017, hanno invertito la tendenza con un aumento record degli acquisti delle famiglie del 3%».