Martedì 23 Aprile 2024

Vino italiano da record con le feste vola l'export

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CONCLUSI i brindisi di fine anno è tempo di bilanci per il vino made in Italy che aumenta del 7% il valore dell’export e raggiunge il massimo storico di sempre a circa 6 miliardi di euro. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul bilancio dell’anno trascorso che conferma il successo della prima voce dell’export agroalimentare nazionale. La crescita all’estero, in valore e in volume, è una ottima premessa dopo una vendemmia che, sottolinea Coldiretti, si è classificata tra le più precoci e scarse del dopoguerra con un taglio della produzione del 26% rispetto allo scorso anno. Addio nel 2018 dunque a una bottiglia di vino made in Italy su 4, anche se l’Italia mantiene comunque il primato mondiale tra i produttori, davanti alla Francia, con circa 40 milioni di ettolitri destinati per oltre il 40% ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% a vini da tavola. Nel 2017 rispetto all’anno precedente le vendite all’estero, rileva Coldiretti, hanno avuto un incremento in valore del 6% negli Usa che sono il principale cliente. L’aumento è stato del 3% in Germania al secondo posto e dell’8% nel Regno Unito. In termini di aumento percentuale però la migliore performance con un balzo del 47% viene fatta registrare dalla Russia. Buona anche la crescita del 25% in Cina dove tuttavia la presenza rimane limitata rispetto ai francesi. A spingere la crescita del vino italiano sono soprattutto le bollicine, che fanno registrare un aumento delle vendite all’estero del 15% in valore nel 2017 con il record storico dell’esportazioni all’estero vicino a 1,2 miliardi. Tra le novità di quest’anno si registra nel 2017 anche la svolta sulle tavole degli italiani con un aumento record degli acquisti delle famiglie trainato dai vini Doc (+5%), Igt (+4%) e spumanti (+6%). Il vino italiano, afferma il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo, «è cresciuto scommettendo sulla sua identità con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo».