Cristo di Campobello

identità siciliana

Lorenzo Frassoldati

Lorenzo Frassoldati

LA TENUTA Cristo di Campobello è un vero riferimento enoico della Sicilia agrigentina. Trenta ettari di vigna, organismo unico di dieci micro-aree accorpate in un’unica proprietà di 50 ettari a Campobello di Licata. Terreni collinari, misti di calcare e gesso, tra i 230 e i 270 metri sul mare, non lontani dalla costa. L’azienda ha alle spalle una lunga storia di fornitura di uve e mosti a terzi – come del resto faceva l’intera isola –, poi dal 2006 la svolta verso la qualità. Solo uve proprie, vendemmia a mano, vinificazione individuale per ciascun vigneto, rispetto di un territorio unico e prezioso. I fratelli Bonetta perseguono uno stile personale: vini-frutto, forte identità territoriale, cura maniacale per l’ambiente. E scelte originali come quella di creare due vini base (C’D’C’), rosso e bianco, blend tra uve di territorio e internazionali, omaggio al sincretismo culturale ed enogastronomico della Sicilia. Il cavallo di razza della maison è il Nero d’Avola in purezza ‘Lu Patri’, balsamico, intenso e profondo. Un rosso di territorio e forte identità. Per il rapporto qualità/prezzo puntiamo sull’Adenzia, blend di Nero d’Avola e Syrah, internazionale che su queste colline calcaree dà il meglio di sé. 12 mesi in botti grandi e altrettanti in vetro rendono questo bicchiere – millesimo 2014 – davvero di grande piacevolezza. Bel naso nitido di amarena e frutti di bosco, in bocca fragrante, dinamico, di bella speziatura, di grande beva. L’Adenzia in enoteca a 14 euro, il Lu Patri a 22. Adenzia 2014, Cristo di Campobello Info: www.cristodicampobello.it