LE CIME DOLOMITICHE del Sella, delle Odle, del Sassolungo, sono state magnifica quinta di una degustazione alla cieca, che ha messo a confronto terroir, suoli, climi e processi produttivi, di vigne lontane migliaia di chilometri l’una dall’altra. Un’avvicente esperienza enoica organizzata da Cantina Tramin. Se si è camminatori allenati circa 2 ore e quaranta, mentre in funivia solo 20 minuti, per raggiungere da Ortisei Baita Sofie, un rifugio a 2.410 metri di quota. Un angolo di paradiso, dove godere di un panorama mozzafiato e, nella bella stagione, immergersi nella natura lungo i sentieri. Un contesto che ha deliziato gli ospiti, impegnati in un viaggio sensoriale alla scoperta dello Chardonnay nelle sue più ampie declinazioni, attraverso l’assaggio di 10 calici differenti, senza conoscerne i produttori. Fino al termine, quando sono state svelate le etichette e si è innescato il dibattito tra sommelier, giornalisti ed enotecnici.
DIECI CHARDONNAY internazionali, si sono contesi la scena: l’austriaco Gloria Burgenland Weingut Kollwentz-Römerhof; il tedesco Maltendinger Bienenberg Weingut Bernhard Huber; gli italiani Cervaro della Sala dei Marchesi Antinori; Gaia & Rey Langhe di Angelo Gaja; Were Dreams di Jermann; Troy Riserva Südtirol, di Cantina Tramin; il californiano Cathleen Kistler; il Kongsgaard di Napa Valley; fino ai francesi Puligny-Montrachet 1er Cru «Clavoillon» di Domaine Leflaive; e Corton-Charlemagne Grand cru Domaine de la Vougeraie. È dagli anni Ottanta che lo Chardonnay ha cominciato a svilupparsi in Alto Adige, rivelando da subito un potenziale notevole, che il territorio e i produttori hanno saputo valorizzare: «Per molti anni lo Chardonnay coltivato a quote elevate non era apprezzato, a causa della sua struttura esile – dice Willi Stürz, enologo di Cantina Tramin –, col passare del tempo abbiamo compreso come le piante potessero trovare il proprio equilibrio e basse rese in modo naturale. I risultati raggiunti oggi ci riempiono di soddisfazione». Solo 3mila bottiglie per il nuovo ‘Troy’ Chardonnay Riserva Südtirol, di Cantina Tramin (Termeno), che negli assaggi si è distinto per ricchezza di flavour, piacevolezza e propensione all’invecchiamento. Arriva dopo il successo del Gewurztraminer Epokale, primo vino italiano a ricevere il punteggio di 100/100 nell’autorevole Guida di Robert Parker. © RIPRODUZIONE RISERVATA