Martedì 23 Aprile 2024

Quando l’innovazione si traduce in risparmio

Antonio Sileo

Antonio Sileo

Non sempre l’eco-innovazione si traduce in prodotti percepiti come convenienti e soddisfacenti dal pubblico. "Il caso dell’auto elettrica è paradigmatico. Per crescendo l’offerta di modelli i dati di vendita parlano chiaro: c’è ancora molta strada da fare. Per altri prodotti, però, il beneficio ambientale si traduce in un concreto vantaggio economico per il consumatore che ne ha evidente percezione. Il caso degli pneumatici ne è un chiaro e virtuoso esempio" spiega Antonio Sileo, direttore dell’Osservatorio sull’innovazione energetica dell’Istituto per la Competitività (I-Com) e fellow presso Green dell’università Bocconi. "Tanto i prodotti realizzati con specifiche prestazioni ecologiche quanto i prodotti realizzati con materiali biodegradabili o ancora con gli pneumatici ricostruiti sono apprezzati dai consumatori per la convenienza riconosciuta. Gli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento permettono un non trascurabile risparmio di carburante e dunque minori emissioni di CO2. Quello che è un vantaggio economico privato si traduce in un tangibile vantaggio ambientale per la società" rimarca il direttore Sileo. Ma come scegliere uno pneumatico più efficiente? "Non bisogna essere esperti, basta leggere l’etichetta. Più si avvicina alla A più lo pneumatico è efficiente, più ci si avvicina alla G maggiori sono i consumi. Tra una lettera e l’altra il consumo di carburante cresce tra 0,1 e 0,15 litri. Questo significa che tra uno pneumatico ma che ha un’efficienza A e una G ci passa un consumo maggiorato di 0,65 litri di carburante ogni 100 km, 150 litri di carburante ogni 40mila chilometri. La ricostruzione di uno pneumatico comporta, invece, una riduzione del 70% delle materie prime utilizzate e un contenimento delle emissioni di CO2 tra il 24% e il 37%, con una riduzione stimata del 29% nell’utilizzo di terreni, del 21% nell’inquinamento dell’aria e del 19% nel consumo di acqua. Al contempo uno pneumatico ricostruito costa nettamente meno (fino al 40%) abbassando notevolmente il costo chilometrico di utilizzo".

A. Lazz.