Debutto con la Croazia: è come una finale

Dopo il forfait di Cilic, domani lo spauracchio è Coric che ha trionfato a Cincinnati battendo Tsitsipas. Occhio anche all’Argentina

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di Paolo Franci

C’è poco da girarci intorno: siamo i favoriti. Senza alcun dubbio. Non lo diciamo noi, lo dice il tennis di Berrettini, Sinner, Musetti, Bolelli e quel Fognini che ha ’frustato’ Nadal per un set agli Open americani. Sinner e Berrettini finalmente insieme, impegnati nei due singolari dal capitano ’Fili’ Volandri, sono le gemme più scintillanti dell’intero girone, in virtù di un format serrato che ha subito l’ennesima modifica, nel tentativo di riportare la Davis lassù. Provando a farlo senza prescindere dai lauti incassi e dalle esigenze economiche dell’attuale e sfrenato – non solo da questo punto di vista – professionismo della racchetta.

Comunque, Matteo e Jannik ce li abbiamo noi e siamo favoriti. Senza alcun dubbio, delle tre avversarie che affronteremo la prima nell’ordine di tempo, la Croazia, sarebbe stata la più tosta. Sarebbe, se Marin CIlic – eliminato al quinto agli Open Usa da Alcaraz – reduce da una stagione assai brillante che lo ha portato anche in semifinale al Roland Garros, non avesse alzato la mano: "Mi dispiace, ma non posso dare il mio pieno contributo alla nazionale – ha spiegato Cilic, campione Us Open 2014 –. Dopo un periodo molto stancante, con tanti tornei e molti match giocati, ho bisogno di tempo per recuperare". Al suo posto è stato convocato Nino Serdarusic, numero 251 del mondo.

Il numero 1 della Croazia sarà dunque Borna Coric che ha trionfato nel Master 1000 di Cincinnati grazie al ranking protetto – torneo che ha conquistato come numero 152 del ranking, la più bassa classifica con cui sia mai stato vinto un 1000 – battendo Tsitsipas in finale, ma anche Nadal, Auger Aliassime, Norrie. Coric è un talento assoluto, che è riuscito a vincere con i più grandi (due volte Federer, con Nadal è in vantaggio 3-2 negli scontri diretti) nei periodi in cui non è stato tormentato dagli infortuni. Coric agli Open di New York non ha brillato, ma è meglio non fidarsi. In doppio, poi, schierano una delle coppie più forti al mondo, formata da Nikola Mektic e Mate Pavic, attualmente al quarto posto dell’Atp Race.

Temibile, ma fino a un certo punto, l’Argentina guidata dal quel mastino pedalatore Diego Schwartzman certamente a suo agio sul veloce di Bologna. Non lo è per niente, invece Francisco Cerundolo, finito fuori agli Us Open per mano di Andy Murray, poi fatto fuori da Berrettini. Sebastian Baez si è invece ritirato a New York contro Alcaraz e bisognerà vedere quali sono le sue condizioni fisiche. In doppio è molto esperto Horacio Zeballos, con due finali Slam della specialità alle spalle. Dovrebbe far coppia con Maximo Gonzalez formando così una coppia molto difficile da battere, ma contro la quale i nostri possono giocare. Di sicuro però, nei singolari siamo favoriti rispetto agli argentini.

La Svezia è senza dubbio la squdra più debole del girone. I giocatori top sono i fratelli Elias e Mikaes Ymer, rispettivamente numero 133 e 99 del ranking. Completano il quintetto Jonathan Mridha, Karl Friberg e il doppista Andre Goransson, buono, ma non trascendentale.