Poco sonno e irritabilità Come salvare i piccoli dalla sindrome da rientro

Dai disturbi del sonno all’irritabilità. Per i più piccoli la sindrome da rientro legata alla ripresa dell’anno scolastico va attentamente monitorata per inquadrare diversi sintomi e patologie all’interno di questo cambio di abitudini. Per esempio possono comparire dolori addominali, in genere vicino all’ombelico, di breve durata. Oppure il piccolo può accusare mal di testa, sotto i 6 anni può riferire come sensazione un giramento di testa, può essere più irritabile, sperimentare sonnolenza durante il giorno. E può avere inappetenza, cioè mangiare di meno. "In presenza di questi sintomi – avverte il pediatra Italo Farnetani – è sempre bene, in ogni caso, avvertire il pediatra. Ma gli andrà riferito il giorno in cui si è rientrati dalle vacanze. Importante è la prevenzione, cioè facilitare l’adattamento al ‘nuovo’ stile di vita".

Come? "Innanzitutto – osserva l’esperto – durante le vacanze il bambino sta più tempo all’aria aperta, perciò - anche se sarebbe bene farlo sempre - nei primi giorni post rientro teniamolo maggiormente fuori casa, per esempio portandolo nei parchi, in piscina, a fare delle passeggiate. Utile una camminata rilassante prima di andare a dormire alla sera. Per chi può, la classica sera in pizzeria in questi giorni è sicuramente da consigliare, proprio per cercare di favorire la transizione dal periodo di vacanza alla routine quotidiana. Per i cibi, soprattutto in questi giorni, meglio privilegiare quelli che gradisce maggiormente".

Capitolo compiti delle vacanze: "Se deve completarli o fare qualche lavoro in preparazione alla scuola – avverte l’esperto – aspettiamo che siano passati i primi 5 giorni più critici post rientro". La ‘sindrome da rientro’ può colpire i piccoli nei primi 5 giorni dopo la fine delle vacanze e il ritorno a casa. "Si presenta soprattutto nei bambini under 10 ed è determinata dalla necessità dell’adattamento allo stile di vita consueto".